sàtiro (religione, iconografia)
Indicesm. [sec. XIV; dal greco sátyros, tramite il latino sat].
1) Categoria di demoni concepiti dall'antica religione greca.
2) Fig., con riferimento alla peculiarità dei satiri di essere perennemente all'inseguimento delle ninfe, individuo lussurioso e lascivo.
3) Ant., persona rozza. satiri personificavano le forze indefinibili, perché acosmiche, della natura selvaggia. Pertanto venivano raffigurati in forme animalesche (con corna e zampe caprine o equine) e localizzati nelle foreste, nei balzi montani, e, in genere, nelle zone disabitate. Il carattere acosmico o caotico dei satiri li fece includere nel corteo di Dioniso, il dio che personificava la temporanea sospensione dell'ordine, o l'irruzione del caotico, in vista dell'edificazione di un nuovo ordine. La presenza dei satiri caratterizzava anche un tipo di dramma, detto pertanto satiresco, prodotto dal teatro ateniese; in esso fungevano da coro uomini travestiti da satiri. Ciò si spiega con la funzione dionisiaca del dramma: rottura rituale dell'ordine e presentazione di una realtà caotica, la cui durata era tuttavia limitata all'azione scenica. più antiche rappresentazioni, che appaiono nella ceramica corinzia (fine sec. VII a. C.) i satiri sono raffigurati con glutei, ventre e fallo particolarmente sviluppati. L'iconografia vera e propria si sviluppò più tardi, a iniziare dal sec. VI a. C., distinguendo la figura del satiro, con coda e zampe caprine, da quella del sileno, in genere più vecchio e con coda e zampe equine. L'accentuazione delle caratteristiche animalesche andò però attenuandosi sempre più, finché il satiro-sileno assunse l'aspetto di un uomo caudato, al più munito di piccole corna. Numerosissime sono le rappresentazioni nella ceramografia attica, etrusca e italiota. Ricca e notevole è anche la documentazione dei satiri-sileni in scultura (Marsia di Mirone; Satiro versante e Satiro in riposo di Prassitele; Satiro danzante di Lisippo; vari tipi ellenistici, dal Satiro dormiente dell'Antikensammlungen a Monaco di Baviera al Satiro di rosso antico dei Musei Capitolini a Roma). Sono inoltre molto frequenti le raffigurazioni di satiri-sileni in pitture, su sarcofagi e su gemme.