riducìbile

agg. [sec. XIX; dal latino reducĕre, ricondurre].

1) Che si può portare, ricondurre a una data condizione: frazione riducibile ai minimi termini; un uomo difficilmente riducibile all'onestà.

2) Che può essere ridotto, diminuito: la spesa non è riducibile.

3) In medicina, che può essere riportato alla posizione normale: ernia riducibile.

4) In chimica, che può subire una reazione di riduzione: sostanza riducibile.

5) In algebra, radicale riducibile, radice che si riconduce a un'espressione più semplice tramite le proprietà elementari delle radici e/o un processo di razionalizzazione; polinomio riducibile, in un campo K´ è un polinomio in una o più variabili a coefficienti in un campo K (K⊆K´) che, se considerato come polinomio a coefficienti in K´, si decompone nel prodotto di due o più polinomi di grado inferiore (vedi irriducibile). Analoga definizione vale per un'equazione algebrica. Frazione riducibile è una frazione in cui numeratore e denominatore non sono primi tra loro.

6) In geometria, curva riducibile, curva che si può esprimere come unione di altre curve. Se la curva è piana ed è algebrica, allora essa è rappresentata da un polinomio riducibile. Definizioni e concetti analoghi valgono per le superfici riducibili.