retrògrado

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agg. [sec. XIII; dal latino retrogrădus, che va all'indietro].

1) Che cammina, che si muove all'indietro; che procede in senso contrario a quello normale, specialmente in particolari accezioni tecniche: A) in astronomia, del moto di un astro che avvenga in senso orario, visto dall'emisfero celeste che contiene il polo nord celeste; analogamente al suo opposto, moto diretto, può essere apparente o reale, secondo che sia osservato dalla Terra o dal Sole; per esempio, il moto diurno della sfera celeste è un moto retrogrado apparente, mentre quello di Tritone, satellite del pianeta Nettuno, è retrogrado reale. B) In geologia, metamorfismo retrogrado. C) Nel contrappunto classico, moto retrogrado, forma di imitazione che, nel corso di un pezzo, ripropone una frase a ritroso, cioè dall'ultima nota alla prima. Il procedimento passò nella dodecafonia divenendone uno degli elementi fondamentali nel trattamento della serie. D) In psicologia, amnesia retrograda, perdita di memoria conseguente a un fatto traumatico di qualsiasi natura, e relativa agli eventi immediatamente precedenti il trauma subito. E) Nella tecnica, spostamento con moto retrogrado, quello di un elemento, di solito un ingranaggio, una puleggiaecc., in senso inverso a quello di lavoro che è di norma di avanzamento rettilineo o di rotazione nel senso delle lancette dell'orologio. L'evitare il moto retrogrado nelle macchine e nei dispositivi in caso di arresto fortuito o di sovraccarico, è uno dei problemi tecnici risolti nelle macchine, per esempio di sollevamento, mediante idonei sistemi (per esempio, nottolini d'arresto, freni automatici, ecc.).

2) Nell'uso comune, fig., anche come sm. (f. -a), di chi è ancorato al passato e si oppone al progresso politico e sociale; retrivo: idee retrograde; politica retrograda; è un gretto retrogrado.