pinéta
sf. (lett. pinéto, sm.) [sec. XIV; dal latino pinētum]. Bosco costituito essenzialmente di un'unica o di differenti specie di pino. Essendo in generale queste piante di tipo eliofilo, le pinete sono piuttosto rade, luminose e asciutte, col terreno spesso ricoperto da uno strato di aghi di pino e per lo più privo di vegetazione, o con cespugli e piante erbacee distribuiti in modo discontinuo. In Italia esistono pinete litoranee di pino domestico, di più o meno remota origine antropica, di pino marittimo e pino d'Aleppo nella zona mediterranea; di pino silvestre nelle valli alpine asciutte e continentali; di pino nero nelle sole Alpi Orientali e in località isolate dell'Abruzzo; di pino laricio in Calabria e sull'Etna. Secondo il clima e il substrato si possono avere pinete stabili (per esempio quelle delle zone più asciutte della Valle d'Aosta) o pinete pioniere che possono col tempo trasformarsi in boschi di altre essenze, coincidenti o più vicine al climax (per esempio le pinete di pino nero, che possono passare a boschi di carpino nero oppure di pino silvestre evolventi a picetum).