periòdico (editoria)

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Definizione

sm. (pl. -ci) [sec. XIX; da periodico (aggettivo)]. In senso lato, qualsiasi pubblicazione a carattere di informazione politica, scientifica, letteraria, artistica, musicale, sportiva, diffusa quotidianamente, settimanalmente, mensilmente, ecc. Più propr., la stampa non quotidiana (la cui storia è trattata alla voce giornale), includendo quindi sia i settimanali a rotocalco sia le riviste di cultura umanistica o scientifica. § In diritto, il periodico deve avere un direttore responsabile che deve esercitare sul suo contenuto il controllo necessario a impedire che con la pubblicazione vengano commessi dei reati.

Storia: i periodici

Il primo periodico che si occupò di scienze e letteratura fu il Bureau d'Adresses, fondato nel 1633 a Parigi da T. Renaudot. Quasi mezzo secolo dopo, mentre altri periodici, come il Journal des savants, erano fioriti in Francia, in Italia apparve il Giornale de' letterati (1668), e ovunque andarono affermandosi testate famose: Review (1704), The Spectator (1711), Monthly Review (1749), The Edinburgh Review (1802), Punch (1841) in Inghilterra, quasi eco alla Revue des Deux Mondes (1829), a Le Charivari(1832), alla Revue des Revues (1890), a La Nouvelle Revue Française (1909) e alle Nouvelles littéraires (1922) portavoci nel mondo della cultura francese. In Germania nascevano l'Allgemeine Deutsche Bibliotek (1765), l'Allgemeine Literaturzeitung (1785), i Preussische Jahrbücher (1858), il Simplizissimus (1896); negli Stati Uniti si diffondevano Saturday Evening Post (1728), Harper's Monthly Magazine (1850), Colliers (1887), Foreign Affairs (1924) e in Russia l'intelligencija si raccoglieva intorno a Vremja (1861) ed Epocha (1864). L'Italia fin dal Settecento si rivelò un terreno fertilissimo per i periodici, specie letterari. Basti ricordare la Gazzetta veneta di Gozzi (1760), La frusta letteraria di Aristarco Scannabue (1763), Il Caffè di P. Verri (1764), Il Poligrafo di V. Monti (1811) e i politici Il Conciliatore (1818) o letterari-politici come Antologiadi G. P. Vieusseux (1821). Il panorama dei periodici è andato col tempo enormemente arricchendosi in ogni parte del mondo fino a formare un vero tessuto connettivo culturale nel quale all'aggiornamento politico e artistico si sono affiancate le firme più illustri della cultura e del giornalismo militante contemporaneo in testate di altissimo prestigio, dagli italiani Rinascita (1944), Il Ponte (1945), Belfagor (1946), Il Mondo (1949) al francese Les Temps Modernes (1945), agli inglesi The Times Literary Supplement e The Economist (1843), allo statunitense Newsweek, alla sovietica, poi russa, Literaturnaja gazeta (1930), alla spagnola Insula (1945), alle tedesche Neue Rundschau (1890) e Neue Deutsche Literatur, per citarne solo alcuni tra i più conosciuti.

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