pólpa

sf. [sec. XIV; latino pulpa].

1) La parte carnosa del corpo e specialmente di un animale macellato: un chilo di polpa di manzo; scherzoso: ragazza ben in polpa, dall'aspetto florido. Popolare, al pl., i polpacci: in polpe, foggia di vestire con calzoni al ginocchio e calze aderenti al polpaccio.

2) In anatomia, termine generico con cui si indica un tessuto proprio di un certo organo: polpa dentale o dentaria, sostanza molle, formata da tessuto connettivo ricco di fibre nervose, di cellule, di vasi, che occupa la cavità interna del dente; polpa splenica, il parenchima della milza.

3) Parte carnosa dei frutti corrispondente generalmente al mesocarpo.

4) Fig., parte valida e significativa di un discorso, uno scritto, un'opera; sostanza.

5) In tecnica farmaceutica, preparato di consistenza molle, costituito da parti carnose di vegetali che hanno proprietà farmacologiche, per esempio le polpe di tamarindo, di prugne, di cassia, ecc. Le parti sono macerate a freddo, o in acqua calda, quindi passate allo staccio.