oròtico
agg. (pl. m. -ci). Acido orotico, composto organico derivato dell'uracile, isolato originariamente nel latte. Nelle cellule si forma a partire dall'acido aspartico e costituisce un importante intermedio nella biosintesi dei nucleotidi pirimidinici degli acidi nucleici. Viene annoverato tra le vitamine in quanto costituisce un fattore di crescita per varie specie di microrganismi e stimola l'accrescimento ponderale dei Mammiferi. L'acido orotico favorisce la trasformazione dell'acido folico in acido folinico e stimola la sintesi della metionina, motivo per cui viene usato come epatoprotettore, fattore lipotropo, anabolizzante e antianemico. La carenza ereditaria di due enzimi che partecipano al metabolismo dell'acido orotico, la orotidina-5-fosfato-pirofosforilasi e la orotidina-5-fosfato-decarbossilasi, comporta livelli abnormemente elevati di acido orotico nel sangue e nelle urine, malattia chiamata, appunto, aciduria orotica. Questa rara malattia ereditaria comporta anemia e ritardo dello sviluppo fisico del neonato; talvolta si associa a un lieve ritardo intellettivo.