lacrimale o lagrimale
IndiceLessico
agg. [sec. XIV; da lacrima]. Che concerne le lacrime: apparato lacrimale, complesso di strutture (ghiandole e vie lacrimali) deputate alla secrezione ed escrezione delle lacrime; osso lacrimale, lamina ossea quadrilatera che si trova nella parte mediale dell'orbita dell'occhio. In antropologia, punto lacrimale, punto craniometrico corrispondente all'incontro tra le ossa frontale, lacrimale e mascellare (punto lacrimale anteriore) e fra il lacrimale e il frontale (punto lacrimale posteriore).
Fisiologia
La secrezione lacrimale ha il compito di umettare la superficie del sacco congiuntivale e di asportare dalla congiuntiva, assieme al movimento delle palpebre, corpi estranei come polvere o germi. Il liquido lacrimale è formato per il 98,2% da acqua e contiene cloruro e bicarbonato di sodio, albumine, mucina e lisozima. Viene prodotto dalle ghiandole lacrimali, piccole ghiandole acino-tubulari, situate nella cavità orbitaria, in alto e all'esterno rispetto al globo oculare. La secrezione lacrimale avviene con un meccanismo nervoso riflesso, tramite fibre simpatiche provenienti dal ganglio cervicale superiore e fibre parasimpatiche decorrenti con il nervo facciale. In condizioni normali la quantità di secreto è appena sufficiente per umettare la superficie della congiuntiva; l'attività lacrimale può tuttavia aumentare considerevolmente per effetto di stimoli irritativi, meccanici e chimici, sulla congiuntiva, la cornea e la mucosa nasale, in seguito a illuminazione intensa dell'occhio o, infine, in particolari stati emozionali (gioia e specialmente dolore). Il secreto lacrimale che si raccoglie nella congiuntiva defluisce in seguito nei canali lacrimali e nel sacco lacrimale attraverso i punti lacrimali, situati nell'angolo interno dell'occhio. Dal sacco lacrimale il secreto passa infine nelle fosse nasali, scendendo per gravità lungo il condotto naso-lacrimale. Di norma le lacrime non tendono a riversarsi direttamente all'esterno lungo le guance (lacrimazione) perché impedite da un materiale grasso, idrorepellente, secreto dalle ghiandole di Meibonio situate nel margine delle palpebre. La lacrimazione può tuttavia avvenire quando vi è una intensa produzione di liquido lacrimale, per esempio durante il pianto, oppure in seguito alla chiusura del dotto naso-lacrimale conseguente a processi infiammatori della mucosa nasale, nelle infezioni del sacco lacrimale (dacriocistiti) e frequentemente, nei neonati, per insufficienza del sistema di drenaggio canalicolare.