cheratocongiuntivite
sf. [cherato-+ congiuntivite]. Infiammazione della cornea e della congiuntiva. La epidemica, detta anche malattia di Sander, è caratterizzata da inizio brusco, arrossamento dell'occhio, opacità rotonde subepiteliali della cornea e dolore locale. Si risolve in quattro settimane anche se le opacità corneali permangono più a lungo. La flittenulare, detta anche eczematosa, colpisce in genere, i bambini ed è legata a uno stato di sensibilizzazione verso proteine batteriche (per esempio tubercolari). È caratterizzata dalla presenza di flittenule localizzate ai margini della cornea o sulla cornea e sulla congiuntiva bulbare. § Malattia infettiva dei ruminanti, a carattere benigno, causata dallo schizomicete Rickettsia coniunctivae. Si trasmette direttamente oppure per mezzo di tafani e mosche. Guarisce rapidamente se non intervengono complicazioni, quali ulcerazioni che possono anche condurre l'animale alla cecità. La cheratocongiuntivite può essere causata anche da altri agenti infettivi quali virus e microplasmi, o essere conseguente ad altre malattie o fattori traumatici (corpi estranei, entropion, deviazioni delle ciglia, trichiasi, distichiasi, ecc.). In modo particolare, nelle pecore e nelle capre, la cheratocongiuntivite è sostenuta da Microplasma agalactiae, mentre nel cavallo si presenta come sintomo della rinopolmonite e nel cane del cimurro. Infine la cheratocongiuntivite contagiosa, sostenuta da Colesiata coniunctivae, colpisce bovini, ovini, suini e polli.