lìscio (aggettivo)
Indiceagg. (pl. f. -sce) [sec. XIV; latino volg. lisius, forse dal greco lissós].
1) Agg., che ha la superficie priva di scabrosità e ruvidezze, tutta uguale al tatto; levigato, polito: lastra di marmo liscia. Per estensione, semplice, senza ornamenti: un mobile liscio; edificio con la facciata liscia; un vestito liscio; mare liscio come l'olio, calmissimo, senza onde che ne increspino la superficie; anche morbido, piacevole al tatto: una stoffa liscia; animale dal pelo liscio; capelli lisci, non ricciuti; pelle liscia, soda e senza rughe. Con accezioni specifiche: in anatomia, muscolo liscio, vedi muscolo; in meccanica, vincolo liscio, vincolo privo di attrito.
2) Fig., facile, senza ostacoli, senza complicazioni: la cosa non si presenta tanto liscia; è andato tutto liscio; passarla liscia, uscire da una situazione senza danno; anche semplice, chiaro, scorrevole: fare un discorso liscio. In particolare, di bevanda alcolica servita senza aggiunta di seltz, acqua o ghiaccio: un vermut liscio; caffè liscio, non corretto; ballo liscio (o sempl. liscio, sm.), ballo di ritmo lento o moderato, in contrapposizione alle danze moderne di ritmo sincopato: un locale dove si balla il liscio. Con valore avv., andare per le lisce, agire in modo sbrigativo, per le spicce.