infavato
agg. [da in-2+fava, per l'aspetto che assumono gli acini]. Dell'uva parassitata in modo lieve dalla specie fungina Sclerotinia Fuckeliana (forma conidica Botrytis cinerea), il cui micelio, se moderatamente sviluppato, provoca il parziale appassimento degli acini e una sorta di fermentazione del succo (fermentazione nobile), favorendo la produzione di vini di gusto e aroma speciali, e quindi particolarmente pregiati. Il fenomeno generalmente avviene quando l'uva, già matura, è lasciata ancora a lungo sulle piante; viene utilizzato dall'uomo solo in poche regioni con clima particolare (Renania, Colli Laziali, certe zone della Francia) e se l'autunno è relativamente asciutto, dato che in presenza di un maggiore tasso di umidità lo sviluppo del parassita può provocare gravi alterazioni patologiche (muffa grigia).