idrobiologìa
sf. [sec. XIX; idro-+biologia]. Scienza che studia la vita animale e vegetale negli ambienti acquatici, intesi nell'accezione più generale possibile. Infatti, secondo la relativa composizione chimica e le caratteristiche fisiche e geografiche delle acque, si realizzano condizioni ecologiche diverse, e diversi adattamenti degli organismi. L'idrobiologia si suddivide in: biologia marina od oceanografia biologica, che si occupa dei processi vitali propri di un'infinita gamma di ambienti marini, dalle zone litorali a quelle di mare aperto e di profondità abissale;limnologia, il cui campo di studio verte sugli aspetti biologici dei cosiddetti ambienti lentici, come paludi, pozze, laghi, stagni, ecc.; potamologia, più spesso considerata tutt'uno con la limnologia, che si occupa di acque dolci interne, ma dotate di moto apprezzabile (fiumi, ruscelli, torrenti, fossati, ecc.) e che vengono definite lotiche. Altre branche infine studiano i popolamenti biologici di altri ambienti acquatici, come gli ambienti peciloalini (a salinità variabile come estuari, lagune,acque salmastre), gli ambienti sovrassalati (per esempio le tipiche pozze di scogliera), ecosistemi tutti assai ricchi di peculiari forme di adattamento.