Àgnati
sm. pl. [da a-privativo+greco gnǎthos, mascella]. Superclasse (Agnatha) del sottotipo Vertebrati, comprendente Vertebrati marini e di acqua dolce sprovvisti di mascelle e con scheletro prevalentemente cartilagineo, fossili e viventi. Viene suddivisa in due classi: Eterostraci, con l'ordine Missiniformi, e Cefalaspidi con l'ordine Petromizontiformi. § Nelle classificazioni più tradizionali, che non riflettevano reali rapporti filetici fra taxa, tutti gli Agnati attuali venivano inseriti nell'ordine dei Ciclostomi, cui si aggiungeva un secondo raggruppamento, gli Ostracodermi, che comprendeva le forme fossili del Paleozoico caratterizzate da una corazza ossea. Le vedute più moderne sembrano invece indicare che gli Agnati moderni appartengano a due linee filetiche che si sono separate molto precocemente; infatti, mentre le lamprede presentano una serie di caratteri anatomici della regione cefalica propria dei Cefalaspidi, le missine possono essere ricondotte alla linea filetica degli Eterostraci. Quindi, un'organizzazione sistematica che voglia avere anche un senso filogenetico, deve prevedere la suddivisione degli Agnati, elevati al rango di superclasse, in due classi distinte (Cefalaspidi ed Eterostraci). Gli Agnati rappresentano la prima superclasse di Vertebrati comparsa sulla Terra nell'Ordoviciano inferiore. Subiscono una notevole diversificazione nel Siluriano e nel Devoniano, ma, al termine di questo periodo, sembrano estinguersi. Tuttavia il gruppo sopravvive fino a oggi con le attuali lamprede e mixine, delle quali non sono noti resti fossili. I resti fossili di Agnati comprendono organismi che, nei tratti essenziali come assenza della cerniera buccale e, in alcuni, presenza di una sola narice e presenza di scheletro cartilagineo, si avvicinano alle forme attuali, pur differendo grandemente nella morfologia esterna. Gli Agnati fossili, infatti, erano dotati di una corazza ossea di rivestimento, e in alcuni di essi nella regione cefalica, era sviluppato uno scheletro osseo. Probabilmente queste strutture ossee sono da considerarsi come mezzi di difesa dalla predazione da parte degli Euripteridi, grossi Artropodi acquatici del Paleozoico con i quali gli Ostracodermi condividevano l'habitat. Gli Agnati compaiono in ambiente di acqua dolce e, solo successivamente, si adattano all'ambiente marino. Proprio a causa della notevole scarsità di depositi di ambiente lacustre e fluviale si deve il fatto che i primi Ostracodermi noti siano già organismi estremamente complessi e diversificati. Ciò fa pensare che l'origine degli Agnati debba risalire più indietro nel tempo, nel Cambriano, con forme ancestrali probabilmente non ossificate.