gestuale
agg. [sec. XX; da gesto]. Proprio del gesto. In particolare: pittura gestuale, pittura basata sul movimento rapido e non controllato razionalmente del braccio, che dà come esito segni conservanti “la velocità d'esecuzione e l'impulso cinetico” (G. Dorfles). La pittura gestuale nacque nel dopoguerra, allorché l'automatismo e la non premeditazione dell'operare artistico acquistarono importanza nell'ambito delle generali poetiche informali. Nell'atteggiamento antintellettualistico e nella quasi mistica accettazione del libero sprigionarsi della vita attraverso l'arte, essa rivendica rapporti con la dottrina e l'arte della setta buddhista Zen. Tra i maggiori rappresentanti si ricordano Mathieu (Francia), Kline (USA), Hartung (Germania), Saura (Spagna), Vedova (Italia).