gastrocèle
Indicesm. [sec. XIX; gastro-+-cele].
1) Cavità interna, o intestino primitivo, dell'embrione dei Metazoi, che divide l'ectoderma dall'endoderma e che comunica con l'esterno mediante il blastoporo.
2) Ernia di una parte dello stomaco, che di solito protrude nel torace attraverso il diaframma; è una delle più frequenti ernie diaframmatiche. La sintomatologia, quando c'è, è vaga e legata soprattutto al reflusso gastroesofageo o a fenomeni di compressione sui visceri toracici: dolori retrosternali o epigastrici, disfagia, rigurgiti, ematemesi, tachicardia, dispnea, tosse. La diagnosi è essenzialmente radiologica. La terapia è chirurgica per via toracica o addominale se l'ernia è di notevole entità. A volte non sono necessarie terapie oppure è sufficiente il trattamento del reflusso gastroesofageo mediante dieta o somministrazione di antiacidi.