gasdinàmica
sf. [gas+dinamica]. Disciplina fisico-matematica costituente una branca della meccanica dei fluidi. La gasdinamica è basata, come l'aerodinamica, sui principi di conservazione della massa e della quantità di moto, ma studia il moto del fluido tenendo conto delle relazioni che stabiliscono la conservazione dell'energia, attraverso fenomeni termodinamici. Nella gasdinamica rientra quindi lo studio dei fenomeni legati alla viscosità del fluido, alla trasmissione del calore e alla diffusione nelle miscele di gas. Pertanto, dato che tutti i problemi di comprimibilità dei fluidi gassosi sono invariabilmente connessi a fenomeni termici, lo studio della gasdinamica comprende quello di tutte le correnti fluide (alto-subsoniche, transoniche, supersoniche, ipersoniche) in cui la comprimibilità ha determinante importanza. Oltre che attraverso la classica impostazione che considera i fluidi come dei continui, la gasdinamica può anche essere svolta partendo dalla teoria cinetica dei gas, in cui il fluido gassoso viene considerato costituito da molecole discrete in continua agitazione. Lo studio della gasdinamica a partire da questo principio è particolarmente complesso, ma porta a utilissime precisazioni della teoria classica sui gas ed è indispensabile nello studio dei fenomeni in cui sono in gioco gas estremamente rarefatti, tipici del volo ad altissime quote e orbitale, e dei problemi di rientro. Il ramo della gasdinamica che studia i fenomeni sopra citati prende il nome di superaerodinamica o, più modernamente, di dinamica dei gas rarefatti. Altri rami della gasdinamica sono: l'aerotermochimica, che studia i fenomeni chimici tipici delle combustioni e delle detonazioni che si verificano nei gas, e la magnetofluidodinamica, che si occupa dei problemi legati alla ionizzazione dei gas, caratteristici quindi di temperature estremamente elevate.