fràgola
IndiceLessico
sf. [sec. XIV; latino volg. fragŭla, dim. di fragum, fragola].
1) Nome comune usato per indicare alcune specie di piante del genere Fragaria, famiglia Rosacee (sottofamiglia (Rosoideae), e dei frutti che esse producono. Il termine è usato anche con valore di agg. (posposto al nome) per indicare la tonalità di colore del frutto omonimo: rosso fragola, rosa fragola, “pareti color fragola” (Moravia).
2) Uva fragola, altro nome con cui è nota l'uva americana.
Fragola.
De Agostini Picture Library/L. Cretti
Fragola (Fragaria).
De Agostini Picture Library/G. Sioën
Botanica
Le fragole sono erbacee perenni munite di brevi rizomi, dai quali si innalzano le foglie, lungamente picciolate, e i sottili scapi fiorali; dalla base del cespo il più delle volte la pianta emette anche stoloni capaci di radicare e dar vita a nuovi individui. Le foglie sono trifogliate, inciso-dentate, gli scapi sostengono corimbi formati da pochi fiori bianchi, regolari, con calicetto a cinque lacinie, calice a cinque sepali, corolla a cinque petali e stami e pistilli numerosi. Le fragole che si mangiano sono costituite da un falso frutto formato da un certo numero di piccoli acheni (nucule), detti impropriamente semi, sparsi alla superficie del ricettacolo fiorale trasformato in un corpo carnoso, rosso, ricco di sostanze zuccherine. Alcune specie di fragole sono spontanee in Europa e crescono anche in Italia: la più nota fra queste è Fragaria vesca, la comune fragola dei boschi, dalla quale, in seguito alla coltura o per ibridazione, si sono ottenute numerose sottospecie, distinte in unifere o rimontanti secondo che producano uno o più raccolti nel corso dell'annata. Altre specie europee sono Fragaria moschata o elatior, con frutti più grandi della precedente, e per questo un tempo molto coltivata, e Fragaria viridis o collina, con fusti fioriferi bassi, foglie con la superficie inferiore lucente come seta e frutti piccoli, con pochi acheni. La coltivazione della fragola ha subito un forte incremento con l'introduzione delle specie americane, e precisamente della Fragaria virginiana, originaria dell'America Settentrionale, e della Fragaria chiloensis, del Cile, dalle quali sono state tratte razze a frutti grossi e uniformi (fragoloni). A scopo ornamentale è coltivata Fragaria indica, meglio nota come Duchesnea indica, una specie a fragoline rosse e sferiche, non eduli, e fiori gialli. § In genere le fragole si consumano fresche, con solo zucchero e panna, oppure con zucchero, succo d'arancia o limone, vino bianco, marsala, ecc.; entrano spesso a far parte delle macedonie di frutta. Servono, inoltre, per preparare marmellate, gelati, sciroppi, dolci, torte.