eunucoidismo

sm. [sec. XIX; da eunuco]. Alterata struttura e morfologia corporea da aplasia delle gonadi in età prepuberale o da disfunzione ipofisaria. È caratterizzata da aumento della statura, più accentuato a carico degli arti inferiori, scarso sviluppo dei genitali (spesso criptorachidismo) e dei caratteri sessuali secondari (voce femminile, adipe ai fianchi e in regione pubica), abito astenico. Colpisce con maggior frequenza i maschi. Quando l'eunucoidismo si manifesta nell'infanzia si hanno alterazioni psichiche caratterizzate da apatia, egoismo, scarso coraggio, poca volontà e intelligenza mediocre, assenza di libido, mentre nelle forme a manifestazione post-puberale la psiche è indenne e la libido può essere conservata. Nelle femmine (eunucoidismo femminile) la condizione patologica ha la stessa patogenesi (ipo-ovarismo primario, disendocrinia ipofisaria) e si estrinseca con uno sviluppo corporeo simile a quello degli eunucoidi. Si hanno inoltre amenorrea e mancato sviluppo del seno e dell'apparato pilifero. Una forma di eunucoidismo grave indotta da castrazione praticata in età prepubere e che può interessare ambedue i sessi è l'eunuchismo. La diagnosi si formula mediante il dosaggio delle gonadotropine urinarie, che risultano ridotte nelle forme primitive ipofisarie, aumentate nelle forme testicolari. Si parla infatti di eunucoidismo ipogonadotropo nei casi con deficit della secrezione di gonadotropine, di eunucoidismo ipergonadotropo nei casi con elevati livelli di gonadotropine come nella sindrome di Klinefelter nell'uomo e di Turner nella donna. La terapia si avvale di preparati ormonici.

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