drenàggio (lessico)

sm. [sec. XIX; da drenare; nel senso 6 calco dell'inglese fiscal drag, da to drag, trascinare].

1) Deflusso spontaneo dell'acqua in un terreno verso le zone a più basso livello, può essere compiuto dai corsi d'acqua o dalle falde acquifere. In particolare, complesso delle operazioni e dei manufatti necessari per prosciugare un terreno imbevuto dalle acque allo scopo di trasformarlo in terreno agricolo (bonifica idraulica), di migliorarne la produttività (bonifica agraria), di permetterne l'agibilità (aeroporti, campi sportivi, ecc.), di garantire, consolidandolo, la stabilità delle opere edili o stradali su di esso fondate.

2) In un circuito idraulico, portata che si separa da quella che trasmette la potenza e/o da quella di pilotaggio per essere direttamente convogliata ai serbatoi.

3) Drenaggio elettrico, metodo di prevenzione e protezione dalla corrosione di strutture che possono essere interessate dal passaggio di correnti vaganti nel terreno. Consiste nel collegare tali strutture con il conduttore di ritorno dell'impianto o con una rete di dispersori, così da evitare il passaggio di corrente tra la struttura e il terreno, con conseguente attacco sulle aree anodiche.

4) Nell'industria mineraria, insieme di gallerie e tubazioni per raccogliere e allontanare grisù e altri gas nocivi da una miniera. Nell'industria petrolifera si definisce drenaggio (in inglese depletion drive) sia il movimento naturale degli idrocarburi negli strati porosi dei giacimenti (provocato dall'espansione dei gas in essi disciolti), sia la loro espulsione, ottenuta mediante iniezione di acqua o di GPL, allo scopo di poterne estrarre la maggiore quantità possibile.

5) In medicina, tecnica chirurgica messa in atto al fine di effettuare la derivazione di una secrezione normale o patologica sia all'interno sia all'esterno dell'organismo.

6) Nel linguaggio economico, drenaggio fiscale, fenomeno legato alla progressività delle imposte, che consiste nell'aumento del gettito fiscale connesso con l'aumento dell'aliquota media del prelievo dovuto all'espansione del reddito imponibile. Esso è reale quando la crescita dell'imponibile si realizza a prezzi costanti, oppure nominale quando tale crescita è provocata dall'inflazione.