discendènte

agg. e sm. e f. [sec. XIII; ppr. di discendere].

1) Che discende, che procede verso il basso: parabola discendente; anche fig.: fase discendente; lettere discendenti, quelle dell'alfabeto, la cui asta scende sotto la riga; corsa discendente, nei mezzi pubblici, quella che dalla periferia si dirige al centro. Con accezioni specifiche: A) in musica, della serie di suoni che vanno dall'acuto al grave. B) In botanica, della circolazione della linfa elaborata dalle foglie, il cui trasporto verso il fusto e le radici in genere procede dall'alto verso il basso. C) In linguistica, accento discendente, che ha la maggiore intensità sulla parte iniziale dell'elemento accentato; dittongo discendente, quello in cui la parte vocalica (accentata) precede la semivocale (atona): è, per esempio, discendente il dittongo ai di laico, ascendente il dittongo ia di pianta. D) In metrica, ritmo discendente, quello di ogni piede che comincia con il tempo forte (arsi) su cui cade l'ictus. E) In astronomia, nodo discendente, il nodo di un'orbita planetaria nel quale il pianeta passa dall'emisfero boreale a quello australe; moto discendente, moto nel quale avviene tale passaggio. Talvolta il termine indica anche il nodo dell'orbita di una stella doppia nel quale la stella secondaria attraversa il piano normale alla direzione della visuale, allontanandosi dalla Terra.

2) Sm. e f., chi per legami di sangue discende, proviene da qualcuno. Per il diritto, vedi parentela.