a (preposizione semplice)
prep. semplice propria [latino ad]. Per eufonia spesso ad davanti a vocale: ad arte; ad esempio; ad ogni ora; davanti a consonante può raddoppiarla, il che viene indicato nella scrittura quando le due parole formano un composto: accapo, allato, addentro, abbasso; in composizione con l'articolo si fonde con esso dando luogo alle preposizioni articolate: al, allo, alla, ai (a'), agli (ant. alli), alle. In unione con altre preposizioni forma locuzioni prepositive come per a (antiq. indicante: moto a, attraverso luogo e tempo): “Dato ordine che le fanterie e l'artiglierie si ritirassono in Prato per a Firenze” (Varchi); “non fuste chiamato per a quest'ora medesima?” (Firenzuola); fino a; presso a; oltre a; davanti a; di fronte a e simili: ti scrivo di rimpetto al balcone. § Sia nella forma semplice sia in quella articolata introduce i seguenti complementi: 1) Termine: a Paolo piace viaggiare; affidare alle cure di qualcuno; suggerire a qualcuno una risposta; obbedire alle leggi; rispondere a una lettera. Con ellissi del verbo “raccomandare” o simili nella formula di saluto addio (ant. a Dio). 2) Destinazione, scopo, utilità, vantaggio: destinato all'infelicità, a grandi imprese; uscire a passeggio; suonare a raccolta; incitare a battaglia; invocare a sostegno; adatto allo studio; utile alla salute. 3) Moto verso luogo, cosa, persona (in senso proprio e fig.): tornare a casa; approdare al lido; accompagnare qualcuno alla stazione; la stanza volge a nord; presentarsi a qualcuno. Loc.: fino a. Fig.: venire al fatto, alla conclusione; assurgere a simbolo; tornare alla mente; istigare al male; avviato al commercio. Matematica: elevare alla prima, alla seconda potenza. Con ellissi del verbo nelle locuzioni: a me! a noi! alla sinistra! all'inferno! al fuoco! all'armi! a terra! al ladro! e simili (sottintendendo: venire, andare, correre, cadere, dare addosso e simili); nella correlazione “da... a”: andare da Roma a Gaeta; armato da capo a piedi; trafitto da banda a banda; da servo a padrone; passare dal furore all'abbattimento. 4) Stato in luogo (in senso proprio e fig.): abitare a Milano; stare a tavola; all'ombra di un albero; al chiuso; all'aperto; al fianco; al chiaro di luna; negozio al Corso; a mezzo miglio di distanza; a 5 km da Napoli; a due passi da casa; ponte alla Carraia. Loc.: presso a, oltre a, davanti a, di fronte a e simili. Fig.: siamo a questo punto; quelli al potere; bisogna farlo stare al suo posto. 5) Tempo: a Natale; a tempo migliore; al termine fissato; alla partenza; al calar del sole; a un tratto; galera a vita; lavorare a mezza giornata. Loc.: ad ora ad ora; a quando a quando; alle volte; a un tempo; a volta a volta. Nella correlazione “da... a”: dal mattino alla sera; dalla giovinezza alla vecchiaia; da qui a dieci anni; dall'oggi al domani. 6) Età: a dieci anni; a tre mesi. 7) Causa, motivo: all'idea rise; rallegrarsi alla vista di qualche cosa; accorrere alle grida; cadere all'urto; riconoscere al passo, all'accento. 8) Mezzo, strumento: giocare a carte; chiudere a chiave; navigare a vela; la volpe presa alla tagliola; muro a calce; dipinto a tempera, a olio; treno a vapore. 9) Modo, maniera: buttare a mazzi; sognare a occhi aperti; a mente serena; parlare a modo; reggersi a repubblica; vendere al minuto; vestire alla parigina; lavoro a maglia; madrigale a quattro voci; collina a ulivi; a capo scoperto; combattimento a corpo a corpo; trovarsi a faccia a faccia. Loc.: a poco a poco; a mano a mano; a tratti; a somiglianza di; a pena (anche appena); a punto (anche appunto); a ferro e fuoco; a rotta di collo, ecc. Proverbio: “Cielo a pecorelle acqua a catinelle”. Nel linguaggio di cucina: pasta al sugo; gelato alla crema; spaghetti all'amatriciana; bistecche alla Bismarck. 10) Misura, prezzo: correre a 200 km l'ora; pere a 250 lire il kg; a buon prezzo. 11) Relazione, limitazione: essere audace a parole; bello alla vista; stare male a quattrini; a dirla giusta; a mio giudizio. 12) Distributivo: a uno a uno; a due a due, ecc.; a membro a membro; a libbra a libbra. Con valore di reiterazione, ripetizione, continuità: filtrare a goccia a goccia; procedere a passo a passo; risparmi a soldo a soldo. ❏ Seguita da verbi all'infinito, introduce proposizioni subordinate di vario tipo: 1) Finali: stare a sentire; andare a dare un'occhiata, a cambiarsi d'abito; avere a, essere a, restare a e simili; “Niuna cosa resta più a fare” (Boccaccio); “ho ancora a rispondere a una lettera” (Baretti). 2) Temporali: “Mi si arricciano i capelli a ricordarmi” (B. Davanzati). 3) Condizionali: “a voler essere della loro compagnia” (Manzoni). 4) Causali: “Che sciocchi che siamo stati tutt'e tre, a non concertar qualche segnale per avvisarmi” (Manzoni). 5) Consecutive: “Allora, quando tutti saranno nati, e non ne sarà più a nascer nullo” (Fra' Giordano); “elessela in così grande stato, a fare vergogna alla prima reìna” (Boccaccio). § È frequente l'omissione della prep. a in unione con i pronomi cui, loro; antiq. anche dinanzi agli infiniti con a iniziale: “Cominciarono i cittadini accusare l'un l'altro” (Compagni); “Mangiato, cominciossi addormentare” (Pulci). Talora davanti all'infinito o a pronomi, senza valore speciale, o pleonastico nel linguaggio familiare: “O poveretto a voi” (Caro); “Se lo sentisse Lionello... a parlare così” (Panzini).