articolazióne (linguistica)
Indicetermine usato per esprimere due nozioni diverse: per indicare il processo per cui le singole parole si articolano componendo una proposizione e varie proposizioni si articolano formando un periodo o, più particolarmente, in fonetica per indicare l'insieme dei movimenti articolatori dell'apparato fonatorio che concorrono alla formazione di un fonema. Si ha un'articolazione occlusiva (o momentanea o esplosiva) se la corrente d'aria espirata viene bloccata da una momentanea occlusione; se invece senza interruzione passa attraverso un semplice restringimento del canale di fonazione l'articolazione è fricativa (o spirante o costrittiva o continua). Il diverso procedimento attraverso il quale si realizzano questi tipi di suoni si chiama modo di articolazione. Riguardo a esso un suono può anche essere sonoro o sordo (se prodotto, o meno, con la vibrazione delle corde vocali), aspirato o non aspirato (se accompagnato, o no, da un'aspirazione). Il punto in cui avviene il blocco o il restringimento del canale di fonazione si chiama luogo di articolazione. Per esso i suoni si distinguono in labiali, alveolari, pre- e postpalatali, pre- e postvelari, uvulari, faringali. L'apparato fonatorio umano potenzialmente dispone di una capacità pressoché illimitata di produrre suoni e loro combinazioni. Ogni lingua però adotta solo una parte piuttosto limitata dei suoni e delle combinazioni possibili, e pertanto gli organi dei parlanti si fissano di preferenza negli atteggiamenti atti a pronunciare i suoni che caratterizzano il loro sistema linguistico. Le caratteristiche articolatorie che contraddistinguono un sistema linguistico da un altro sono indicate con il termine base di articolazione. Ed è per la diversa base di articolazione che un parlante trova una certa difficoltà a pronunciare suoni estranei al proprio sistema linguistico (per esempio la difficoltà che un italiano ha nel pronunciare bene le vocali di timbro indistinto dell'inglese, o quelle nasali del francese, la fricativa interdentale th dell'inglese nei suoi due aspetti sordo e sonoro, la fricativa velare sorda ch del tedesco e altri suoni che non interessano il sistema linguistico italiano).
R. Bergeron, Initiation à la phonétique, Montréal, 1956; M. Grammont, Traité de phonétique générale, Parigi, 1960; C. Tagliavini, Elementi di fonetica generale, Bologna, 1962; G. Bonfante, M. L. Porzio Gernia, Cenni di fonetica e di fonematica con particolare riguardo all'italiano, Torino, 1964; R. Jakobson, L. R. Waugh, La forma fonica della lingua, Milano, 1984.