confrónto

sm. [sec. XVII; da confrontare].

1) Raffronto fatto tra più persone o cose per determinarne le somiglianze o la diversità: “accettare il confronto col vero” (E. Cecchi); senza confronto, senza possibilità di paragone: questo clima è senza confronti il migliore; non c'è confronto, per indicare superiorità indiscutibile; stare a confronto, reggere il confronto, essere alla pari, poter competere; termine di confronto, ciò con cui si paragona qualche cosa; a confronto di, in confronto a, a paragone di: in confronto a te non vale nulla; nei confronti di, verso, riguardo a: nei miei confronti è stato onesto.

2) Con accezioni specifiche in varie discipline: A) nel diritto processuale, mezzo di prova, esperibile sia in sede istruttoria sia durante il dibattimento, consistente nel contemporaneo interrogatorio di due o più testimoni, fra le cui deposizioni precedentemente rese siano emerse divergenze. B) In informatica, operazione eseguita da un elaboratore per esaminare due quantità allo scopo di determinarne l'eguaglianza, la disuguaglianza e la grandezza relativa. C) In matematica, metodo di confronto nella soluzione di un sistema di equazioni; per i criteri di confronto di serie e successioni, vedi serie e successione.