coltellàccio

sm. [sec. XIV; spreg. di coltello].

1) Grosso coltello; anche coltello di poco valore.

2) Pugnale con lama corta e larga, a filo e costola.

3) Vela trapezoidale che, sulle navi a vele quadre, veniva posta di lato in prolungamento delle vele di gabbia e di parrocchetto per aumentare la velatura. Era inferita superiormente a una pennola fissata ai pennoni delle suddette vele e inferiormente a un'asta disposta in prolungamento del pennone sottostante.

4) Pianta erbacea perenne (Sparganium erectum) della famiglia Tifacee, detta anche biodo, comune nelle paludi e lungo i fossi nelle regioni temperate boreali. Possiede un rizoma strisciante dal quale si innalzano fusti alti 50-80 cm con foglie lineari, carenate e coriacee, a forma di lama di coltello; i fiori sono incospicui, riuniti in capolini formanti pannocchie; i semi sono piccole drupe. Le foglie talvolta vengono impiegate per impagliare sedie, fiaschi, ecc.