bizzarrìa
Indicesf. [sec. XIV; da bizzarro].
1) L'essere bizzarro; stranezza, stravaganza: è noto a tutti per la sua bizzarria. In senso concr., azione, idea stravagante, bizzarra; opera eseguita in modo estroso e bizzarro: partire subito mi sembra una bizzarria; un negozio pieno di bizzarrie.
2) Ant., ira stizzosa, iracondia: “pieno di rabbia, e bizzarria / si mette a correr come indemoniato” (Crudeli).
3) Gioco enigmistico privo di norme fisse d'impostazione e d'interpretazione, spesso sintesi di altri giochi enigmistici (crittografia, incastro, anagramma). Una o più lettere o parole, introdotte in un breve epigramma esplicativo, costituiscono la traccia per la soluzione. Per esempio: “Se in picciol (=gambo) stato rovesciato è il re (=er)... esempio di progresso inver non è=gambero” (Il Valletto).
4) Ibrido dovuto all'innesto di un cedro su un arancio amaro; la pianta può avere contemporaneamente i frutti delle due piante originarie oppure frutti ibridi.