biogàs
sf. [XX sec.; bio-+gas]. Gas naturale che si ottiene, grazie ai batteri anaerobi, da escrementi raccolti in contenitori stagni privi di ossigeno. Rappresenta una delle “fonti rinnovabili” più utilizzate per la produzione di energia elettrica e calorica. Sono state sviluppate tecnologie e impianti specifici che, mediante l'utilizzo di batteri in appositi “fermentatori” chiusi sono in grado di estrarre grandi quantità dibiogas dai rifiuti organici urbani e dal letame prodotto dagli allevamenti intensivi o anche dai fanghi di depurazione e dai residui dell'agro-industria. Gli impianti di biogas idonei al trattamento di matrici prevalentemente solide sono chiamati "a secco" e non hanno bisogno di liquami per il loro funzionamento. In questo caso l'acqua necessaria al processo è legata all'umidità del materiale utilizzato per alimentare l'impianto. Il biogas prodotto in questo processo può essere quindi utilizzato per la combustione in caldaie da riscaldamento o per produrre energia elettrica o calore. Il biogas è formato perlopiù da metano, pertanto con un necessario processo di depurazione e separazione di altri componenti (per esempio, anidride carbonica e zolfo), può essere usato come biometano per autotrazione (auto e veicoli a metano). Quest'ultima applicazione ha trovato un riscontro in Paesi del centro Europa come Svizzera, Germania, Svezia e in via sperimentale anche in Italia, costituendo una delle più concrete promesse nel campo della mobilità eco-sostenibile. Esistono varie tipologie di impianti di produzione di biogas indirizzati a trattare matrici organiche differenti, liquide o solide. Elementi principali di un impianto sono: il sistema di miscelazione matrici all'interno del fermentatore/digestore, il caricatore di matrici solide e il sistema di filtrazione del biogas prodotto. Numerosi i vantaggi dell'uso del biogas: diminuzione delle emissioni di gas serra; valorizzazione dei rifiuti provenienti dalle attività agro-industriali; riduzione della vulnerabilità energetica; utilizzo dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata; calo dell'inquinamento dei reflui zootecnici e degli odori, e recupero dell'acqua, integrazione del reddito delle imprese agricole e diversificazione produttiva; disinfezione delle deiezioni animali.