antirùggine
agg. inv. [sec. XX; anti-2+ruggine]. Di sostanza o procedimento atto a preservare un materiale ferroso dalla formazione della ruggine. La difesa consiste nell'impedire la trasformazione chimica del ferro in idrato ferrico mediante rivestimento della superficie metallica ferrosa con sostanze o metalli resistenti all'azione degli agenti atmosferici. A tale scopo si può ricorrere: al ricoprimento con vernici a base di nitrocellulosa o di resine nitrofosfatiche pigmentate con minio; al ricoprimento con ossidi (brunitura), con metalli (zinco, cadmio, alluminio) applicati, mediante trattamenti chimici o elettrochimici, in spessori dell'ordine di 25-30 micron; al rivestimento con una sottile pellicola costituita da strati di fosfati di manganese e di ferro impregnati con oli minerali e cere. Col nome di antiruggine si indicano anche determinati prodotti chimici i quali fungono da inibitori di corrosione (anticorrosivi) e che vengono, per esempio, addizionati agli oli lubrificanti o ad altri liquidi a contatto con superfici di ferro.