ananasso

(anche ànanas o ananàs), sm. [sec. XVI; dal guaraní nana, tramite il portoghese ananaz]. Pianta erbacea (Ananas sativum = Ananassa sativa = Bromelia ananas), lignificata nelle parti basali, della famiglia Bromeliacee, originaria dell'America tropicale. Possiede fusto corto, con una grande rosetta di foglie lunghe, carnose, spinose ai margini, da cui si ricavano fibre tessili; lo scapo porta una tozza spiga di fiori blu-violacei le cui parti, dopo la fecondazione, divengono carnose e saldandosi danno luogo a una grossa infruttescenza succosa di color arancione. L'ananasso è coltivato prevalentemente nelle zone tropicali e intertropicali e in altre regioni a clima più dolce, di tipo mediterraneo, come per esempio nella Repubblica Sudafricana. Fra i principali Paesi produttori sono gli Stati Uniti (Hawaii), il Brasile, il Messico, la Malaysia, Taiwan, la Repubblica Sudafricana, le Filippine, Cuba, l'Australia (Queensland) e Puerto Rico. § Tra i frutti più pregiati, l'ananasso viene utilizzato fresco o conservato in scatola. Lo si serve tagliato a fette anulari o a spicchi, cosparso di zucchero e spesso di liquore; entra in varie preparazioni, tra cui la macedonia di frutta. Molto apprezzato anche il succo, preparato su scala industriale, in scatola o in bottiglia. § La bromelina, una sostanza proteolitica (che scioglie le proteine) in esso contenuta, viene sfruttata come digestivo dei cibi carnei e come antinfiammatorio non steroideo, cioè non appartenente alla classe dei cortisonici.

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