Bromeliàcee
sf. pl. [dal genere Bromelia]. Famiglia (Bromeliaceae) di piante dell'ordine Bromeliali per lo più provenienti dall'America Centrale, costituita da oltre 1000 specie erbacee o arbustive di tipo xerofita in gran parte epifite o saxicole, con grandi foglie lineari, talora carnose e a margini spinosi, raccolte a rosetta in un ciuffo e più o meno allargate alla base in modo da formare una specie di coppa dove spesso l'acqua piovana, raccogliendosi, può conservarsi a lungo. In tale riserva liquida si sviluppano con una certa abbondanza organismi animali e vegetali, per cui la pianta ospite, talvolta, può catturarvi degli insetti e assimilarne i residui organici (esempio di carnivoria, anche se limitata). Al centro del ciuffo di foglie si erge uno scapo recante una vistosa infiorescenza a spiga i cui fiori sono accompagnati da brattee colorate; i frutti sono capsule o bacche e queste possono essere saldate in un sincarpio dove sono concresciute anche le brattee, come nell'ananasso. Comprende i generi Aechmea, Bromelia, Tillandsia e Bilbergia.