Versailles
Indicecapoluogo del dipartimento delle Yvelines (regione: Île-de-France, Francia), 133 m s.m., 85.900 ab. (stima 2004).
Versailles. Il Palazzo Reale con il parco.
De Agostini Picture Library/G. Sioën
Versailles. L'ingresso al cortile del Palazzo Reale.
De Agostini Picture Library/G. Sioën
Versailles. La Galerie des Glaces, opera di J.-H. Mansart.
De Agostini Picture Library
Generalità
Situata a poca distanza da Parigi, è un'importante località turistica e residenziale, universalmente nota soprattutto per il Palazzo Reale, a E del quale si sviluppa l'abitato. Dalla piazza d'Armi si irradiano verso E, SE e SSE tre grandi arterie, rispettivamente l'avenue de Saint-Cloud, l'avenue de Paris e l'avenue de Sceaux, che dividono l'abitato in settori nettamente distinti. Nel 1979, il palazzo e il parco sono stati inclusi nel Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Storia
Il Palazzo Reale fu costruito a partire dal 1661, per volere di Luigi XIV, trasformando il padiglione reale di caccia (1632-34) di Luigi XIII. A partire dal 1682 accolse la Corte e i ministri, per cui divenne, in pratica, la capitale della Francia. Vi si riunirono per cinque mesi (maggio-ottobre 1789) gli Stati Generali, perdendo in seguito la sua funzione a favore di Parigi. Occupato dai Tedeschi nel corso della guerra franco-prussiana (1870-71), vi avvenne, nella Galerie des Glaces, la proclamazione a imperatore di Guglielmo I (18 gennaio 1871). Nella stessa Galerie nel giugno 1919 venne firmato il trattato tra Germania e Alleati, che pose fine alla prima guerra mondiale. La città si sviluppò a partire dal 1671, con abitazioni destinate ai funzionari della corte e del governo.
Arte
Primitivo nucleo del Palazzo Reale fu il padiglione di caccia di Luigi XIII, che venne restaurato e ampliato da L. Le Vau nel 1661 per volere di Luigi XIV. Nel 1668, sempre Le Vau ingrandì l'edificio circondandone i tre lati con nuove costruzioni e realizzò un'ampia facciata dalla parte del parco. All'interno di essa J. H. Mansart collocò la famosa Galerie des Glaces , la cui volta fu affrescata da Ch. Le Brun. Mansart fece poi aggiungere al palazzo le due imponenti ali laterali e nel 1689 innalzò nel parco il Grand Trianon, elegante complesso di due padiglioni a un piano. Numerose trasformazioni vennero apportate durante il regno di Luigi XV, mentre, dal 1777, A.-J. Gabriel iniziava la trasformazione del palazzo in senso neoclassico (appartamenti di Maria Antonietta, teatro reale), peraltro non completata a seguito degli eventi rivoluzionari. Il grande parco, sistemato inizialmente da A. Le Nôtre (dal 1660) nello stile del giardino francese, ma continuamente ampliato, è caratterizzato da un asse centrale su cui si innestano due bracci laterali; numerosi i padiglioni (quali l'Orangerie, il Petit Trianon, il Tempio dell'Amore), le fontane, le statue, i vasi monumentali che ne accrescono la bellezza. Nel sec. XIX Luigi Filippo iniziò il restauro del palazzo e lo adibì a museo; tra le opere qui conservate si ricordano i dipinti di David, di E. Delacroix, di A. J. Gros ecc. Altri monumenti di notevole interesse sono la chiesa di Notre-Dame, di J. H. Mansart, la cattedrale e alcuni edifici settecenteschi.
Spettacolo
Durante il regno di Luigi XIV i numerosi spettacoli ospitati al castello, comprese le commedie di Molière e i balletti di Lulli, erano allestiti su palcoscenici temporaneamente eretti nelle varie sale o nei giardini, non esistendo ancora un teatro permanente. Nel 1768, sotto Luigi XV, fu costruito un teatro nell'ala nord del palazzo. Progettato da A.-J. Gabriel con decorazioni di A. Pajou e soffitto dipinto da L. J. Duremau, aveva pianta ovale, pareti di legno, un vastissimo palcoscenico dotato delle macchine più aggiornate e un piano di platea elevabile all'altezza del palco onde utilizzare l'intera area per balli o banchetti. Fu inaugurato nel 1770 con un banchetto per festeggiare le nozze del delfino con Maria Antonietta, cui seguì pochi giorni dopo una rappresentazione di Athalie di J. Racine con la Clairon. Caduta la monarchia, il locale rimase inutilizzato sino al 1957, quando fu restaurato e riutilizzato per rappresentazioni teatrali e musicali, oltre che per concerti. Fuori del castello, è storicamente importante un teatro, costruito nel 1751 e ora municipale, che porta il nome della Montansier, la quale iniziò qui un'attività impresariale che l'avrebbe portata nella prima fase della Rivoluzione e poi durante l'Impero a un'attività di grande rilievo nell'industria scenica nazionale.
Economia
L'economia si basa essenzialmente sul turismo e sui servizi legati alle funzioni amministrative e militari della città.