Vasari, Giórgio
IndiceBiografia e opere
Pittore, architetto e scrittore d'arte italiano (Arezzo 1511-Firenze 1574). Formatosi come pittore a Firenze (1524) e a Roma (1531-38), sulla base dei modelli del tardo classicismo fiorentino (Andrea del Sarto, Albertinelli) e dei grandi maestri romani (Raffaello, Michelangelo), elaborò una cultura figurativa eclettica, arricchita da stimoli pittorici veneziani, assorbiti in un viaggio a Venezia (1541), dove ebbe contatti con il fiorentino Francesco Salviati. Un successivo soggiorno romano (1542-46) e la frequentazione del circolo di letterati ed eruditi del cardinal Farnese portarono l'artista a realizzare il suo primo grande ciclo pittorico nel palazzo della Cancelleria (sala dei Cento Giorni) e lo avvicinarono a interessi architettonici e all'elaborazione di una stesura in organica forma letteraria degli appunti e delle notizie sugli artisti italiani, che da anni andava raccogliendo nei suoi viaggi. Il suo rientro a Firenze (1550) coincise infatti con la prima edizione delle Vite de' più eccellenti architetti, scultori e pittori, l'opera destinata a consacrare la sua fama nel tempo, assai più della sua pur vasta produzione di artista. Assai intensa fu la successiva attività vasariana al servizio di Cosimo I. La programmatica ristrutturazione del centro storico di Firenze ebbe in Vasari un regista imprenditore di formidabili capacità: dal 1555 iniziò la risistemazione di Palazzo Vecchio, proseguendo poi, a capo di una notevole équipe di decoratori e pittori, con la decorazione degli interni (ciclo del Salone dei Cinquecento, dal 1563), e ancora coordinando la creazione di quel prezioso scrigno manierista che è lo studiolo di Francesco I (1570-72); dal 1560 data la sua maggiore realizzazione architettonico-urbanistica, il palazzo degli Uffizi, scenografico collegamento a cannocchiale prospettico di piazza della Signoria con l'Arno, proseguito dal 1565 con il corridoio che passando sopra il Ponte Vecchio raggiunge palazzo Pitti, creando una continuità tra le due residenze granducali. La struttura un po' inerte degli Uffizi è sintomatica del gusto accademico di Vasari, che raggela il modello michelangiolesco in un'accezione superficialmente decorativa. Tuttavia, come storico, Vasari avevacoscienza di quanto i tempi fossero mutati e infatti la seconda, più complessa e problematica, edizione delle Vite (1568) evidenzia la crisi dell'arte fiorentina dopo la non più ripetibile vetta dell'opera di Michelangelo. Tra le ultime realizzazioni architettoniche del Vasari sono da ricordare il palazzo dei Cavalieri a Pisa, dalla facciata riccamente decorata a graffiti, e le Logge di Arezzo (1573). Pittore discontinuo, talora magniloquente ma non privo di intelligenza decorativa, architetto notevole nell'ambito del manierismo fiorentino, Vasari è tuttavia famoso soprattutto per la sua opera di storico: primo esempio in Europa di disegno storico globale dei fatti artistici, le Vite, imitate, tradotte, persino plagiate, non solo costituirono un modello di storiografia artistica per almeno due secoli, ma, benché sia scaduta l'idea generale di “progresso” dell'arte che le informa, rimangono tuttora fonte primaria per gli studiosi dell'arte italiana, per ricchezza di notizie e documentazione e per la penetrante lettura delle opere. § Suo nipote Giorgio il Giovane (sec. XVI-XVII), architetto, è soprattutto noto come disegnatore e autore di un trattato (Libro di diverse piante che possino occorrere nel fabbricare una città. fatto dal Cav.re Giorgio Vasari l'anno 1598), in cui propone la struttura di una città ideale a pianta ottagona e studia una varia tipologia di edifici civili e religiosi, inseribili nel clima del manierismo toscano.
Giorgio Vasari ritratto in un busto (Arezzo, Casa Vasari).
De Agostini Picture Library/G. Nimatallah
Bibliografia
J. Schlosser Magnino, La letteratura artistica, Firenze, 1967; L. Collobi-Ragghianti, Il libro dei disegni del Vasari, Firenze, 1974; C. Davis, L. Corti, Vasari, Firenze, 1989.