Schiaccianóci, Lo-
(Ščelkunčik). Balletto in due atti e tre scene su libretto di M. Petipa, coreografia di L. Ivanov e musica di P. I. Čajkovskij. Prima rappresentazione a San Pietroburgo, Teatro Mariinskij, il 18 dicembre 1892. Il balletto si ispira, con una certa libertà, a un racconto di E. T. A. Hoffmann, Schiaccianoci e il re dei topi. Durante il ricevimento per la vigilia di Natale la piccola Marie (Clara, nel racconto) riceve in dono dal suo padrino, Drosselmeyer, un pupazzo-schiaccianoci. Terminata la festa, in sogno, Marie lo vede tramutarsi in un bel principe, che a capo di una schiera di soldatini combatte contro un esercito di topi capitanati dal loro re. Dopo la battaglia la bimba e il suo principe sono trasportati nel Regno dei Dolci, dove la Fata Confetto e il suo cavaliere danno per loro un magnifico intrattenimento di danze. Il balletto, uno dei titoli più popolari del repertorio internazionale, è stato adattato e riproposto in innumerevoli versioni. Da ricordare quella di G. Balanchine per il New York City Ballet (1956), di J. N. Grigorovič per il Bolšoj di Mosca (1966), quella di R. H. Nureev per il Balletto Reale Svedese (1967) e poi ripresa molte volte in tutto il mondo. M. N. Barijšnikov ne ha creata una sua versione per l'American Ballet Theatre e R. Petit per il Balletto di Marsiglia (entrambe 1976). In Italia, A. Amodio ha proposto nel 1989 una sua versione del racconto di Hoffmann, utilizzando la partitura di Čajkovskij per l'Aterballetto.