Delsarte, François
insegnante e teorico della danza francese (Solesmes 1811-Parigi 1871). Dopo un promettente debutto come cantante all'Opéra di Parigi (1830), un irreparabile calo di voce ne compromise per sempre la carriera. Convinto che all'origine della sua afonia ci fosse il cattivo insegnamento ricevuto in conservatorio, tutto basato sulla convenzione e sull'artificio, si diede allora allo studio e all'elaborazione di un suo metodo di insegnamento che negli anni fra il 1840 e il 1870 trasmise a uno stuolo di allievi, fra i quali annoverava alcuni dei più celebri cantanti, attori, musicisti, letterati, magistrati e prelati dell'epoca (fra gli altri la Rachel, la Malibran, Bizet, Rossini, Lamartine, Dumas, Gautier, il giudice Dupré, l'abate di Notre-Dame). Alla base del complesso sistema pedagogico delsartiano, che istituisce una tripartizione nell'essere (intellettuale, emotivo e fisico) e nel corpo (capo/intelletto, tronco/emozioni, arti/fisico) sta la convinzione che a ogni umana disposizione interiore corrisponda una modalità espressiva esteriore secondo una vera e propria “legge di corrispondenza” che si può apprendere e applicare se si intende dare all'arte accenti di verità, eliminando ogni forma di convenzionale artificiosità e affettazione. L'opera di Delsarte, divulgata attraverso gli scritti dei suoi allievi, ha largamente influenzato i pionieri del modernismo coreografico americano (Isadora Duncan, Ruth Saint Denis, Ted Shawn) ed europeo, nonché ampi settori della ricerca teatrale del Novecento.