Riesener, Jean-Henri
ebanista francese di origine tedesca (Gladbach, Essen, 1734-Parigi 1806). Fu apprendista presso il famoso ebanista J.-F. Oeben, di cui ereditò la bottega (1763); nel 1768 ottenne il titolo di maître ébéniste; l'anno successivo portò a termine la realizzazione del prestigioso bureau à cylindre(Versailles), iniziato da Oeben per Luigi XV, capolavoro che Riesener riprese poi in numerose varianti (una di queste è nella Fondazione Gulbenkian di Lisbona). La più importante attività di Riesener si svolge nel ventennio 1771-91, cioè con l'avvento al trono di Luigi XVI, grazie alle numerose forniture per la corona. Nella sua varia e vasta produzione si distinguono tre fasi stilistiche: nella prima l'artista, sotto l'influsso dell'Oeben, produsse opere in un pesante e lievemente pomposo Luigi XV; nella seconda (dal 1775 ca.) venne elaborando mobili dalla struttura più lineare, caratterizzati da una maggiore delicatezza ornamentale, grazie al sapiente gioco di intarsio e alla decorazione in bronzo; questa evoluzione si accentuò nella terza fase, posteriore al 1784, in cui diede opere dalla struttura esile e aggraziata, tra le quali spicca il bureau à cylindre, intarsiato in madreperla, per Maria Antonietta (1785, castello di Fontainebleau). Di Riesener, la cui carriera si arrestò con la Rivoluzione, sono anche famosi i mobili muniti di congegni meccanici ideati per adattare un particolare mobile a usi diversi.