madrepèrla
sf. [sec. XIV; madre+perla]. Strato interno chiaro e iridescente della conchiglia di alcuni Molluschi; la sostanza che da essa si ricava o la sua imitazione artificiale: bottoni, fibbie di madreperla. Con valore di agg. inv. posposto: color madreperla, bianco iridescente. § La madreperla è formata da parecchi strati di foglietti ondulati, paralleli tra loro, composti da una sostanza organica (conchiolina) e da carbonato di calcio. È una sostanza durissima, ma fragile. La disposizione a lamelle permette il verificarsi del fenomeno di interferenza della luce cui è dovuta la tipica iridescenza della madreperla. In genere le conchiglie più ricercate sono quelle dei Bivalvi (dei generi Meleagrina, Pinna, Anadonta), ma anche quelle di alcuni Gasteropodi (genere Haliotis) e quella dei Cefalopodi (genere Nautilus). La madreperla più pregiata per dimensioni e spessore si ottiene in genere dalle conchiglie provenienti dai mari tropicali. Anche il colore è importante per poterne determinare il pregio: si può avere una madreperla bianca, bianco-gialla, verde, nera. Molto apprezzata fin dall'antichità per i suoi riflessi luminosi e iridescenti, si diffuse in Europa nel Medioevo, attraverso l'Oriente. Usata per oggetti ornamentali (tabacchiere, scatole, ecc.), gioielli, lavori d'intarsio, bottoni, ecc., la madreperla richiede una complessa tecnica di lavorazione a causa della sua grande fragilità. Viene prodotta anche artificialmente con buoni risultati.
Madreperla. Lo strato interno di madreperla di una conchiglia.
De Agostini Picture Library
Madreperla. Cofanetto francese del sec. XVI (Mantova, Tesoro del duomo).
De Agostini Picture Library/A. Dagli Orti