Pontrèmoli
Indicecomune in provincia di Massa-Carrara (56 km da Massa), 236 m s.m., 182,68 km², 7028 ab. (pontremolesi), patrono: san Geminiano (31 gennaio) e Madonna del Popolo (2 luglio).
Storia
Già ricordato nel 990, fu comune signorile dall'inizio del sec. XII. Conquistato dai Malaspina, perse l'autonomia nel 1313. Nel sec. XIV passò dagli Antelminelli al veronese Mastino della Scala e poi ai Visconti. Dal sec. XV passò ai Fieschi di Genova, nuovamente ai Visconti, poi agli Sforza, ai francesi e infine a Filippo IV di Spagna che lo cedette al Granducato di Toscana. Nel 1848 passò al Ducato di Parma.
Arte
Unico resto delle fortificazioni medievali è la torre del Campanone. La chiesa di San Francesco, ampliata nel sec. XV, conserva l'originario campanile romanico. Al Seicento risale la cattedrale disegnata da A. Capra. Fuori dall'abitato sorge la chiesa cinquecentesca della Santissima Annunziata, che nel ricco interno conserva un tempietto in marmo ottagonale del Sansovino.
Economia
Il comparto trainante dell'economia è il terziario: commercio all'ingrosso e turismo culturale e naturalistico. L'agricoltura produce foraggi, uva, olive e si pratica l'allevamento ovino. L'industria è attiva nei comparti dei materiali da costruzione (cementi e laterizi), metalmeccanico e alimentare.
Curiosità
Ogni anno, in luglio, Pontremoli è sede del Premio Bancarella, una delle maggiori manifestazioni letterarie italiane.