Massa-Carrara (provincia)
Indiceprovincia della Toscana, 1157 km², 202.435 ab. (stima 2007), 174 ab./km², capoluogo: Massa. Comuni: 17. Sigla: MS.
Generalità
Incuneata tra la Liguria e l'Emilia-Romagna, rappresenta l'estrema propaggine nordoccidentale della regione ed è delimitata dalle province di Lucca, La Spezia, Parma e Reggio nell'Emilia, e si affaccia a SW sul mar Tirreno. Il suo territorio non presenta elementi di unitarietà, ma è caratterizzato da una morfologia alquanto diversificata.
Territorio
Nel territorio provinciale alla zona costiera, bassa e sabbiosa, succede una fascia litoranea pianeggiante, larga ca. 5 km e dominata all'interno dal versante scosceso delle Alpi Apuane. Di questo gruppo montuoso, costituito da formazioni calcaree e fortemente inciso dai processi erosivi, solo la sezione nordoccidentale appartiene alla provincia, che si estende verso l'interno a comprendere anche i settori medio e superiore della Lunigiana, regione corrispondente nelle sue grandi linee alla valle del fiume Magra e delimitata da un contrafforte dell'Appennino Ligure e dal crinale dell'Appennino Tosco-Emiliano. Il fiume principale è la Magra, che convoglia al mare le acque di numerosi affluenti provenienti dai versanti appenninici e da quello interno delle Alpi Apuane, e che sfocia in provincia di La Spezia; meno importanti sono gli altri corsi d'acqua, fra i quali il Frigido, che bagna Massa. Mentre la Lunigiana è zona sismica, il rischio idrogeologico rappresenta la principale emergenza ambientale per gran parte del territorio, a causa della sua particolare conformazione geomorfologica. Ricadono nella provincia di Massa-Carrara parte del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano e parte del Parco Regionale delle Alpi Apuane, caratteristico per la presenza delle storiche cave di marmo. Il clima è di tipo marittimo lungo la fascia costiera, dove moderate sono le precipitazioni, gli inverni miti e le estati calde e asciutte. Nelle aree montuose dell'interno e in Lunigiana gli inverni sono rigidi, le estati fresche e le precipitazioni copiose, specialmente nelle zone più elevate, meglio esposte ai venti carichi di umidità. Come altre regioni appenniniche anche la provincia di Massa-Carrara ha conosciuto il fenomeno dello spopolamento, attenuatosi soltanto alla fine del sec. XX, quando la più modesta emigrazione ha cominciato a essere controbilanciata da un certo flusso di immigrati provenienti dall'estero e diretti verso la limitrofa fascia costiera. Nel complesso, però, la provincia è in fase di regresso demografico, a causa soprattutto del saldo negativo del movimento naturale non sufficientemente controbilanciato dai limitati flussi migratori. La maggiore densità abitativa si registra nei fondivalle, per la presenza di più articolate attività economiche e di agevoli vie di comunicazione, anche se la diffusione del turismo balneare ha determinato lo sviluppo delle località costiere. Il sistema urbano è imperniato sulle due città principali di Massa e Carrara, che insieme concentrano più della metà della popolazione della provincia. I loro due nuclei storici sono ben distinti, mentre tendono a fondersi in un'unica aggregazione urbana lungo la costa. Altri centri di rilievo sono Aulla, Montignoso, Fivizzano e Pontremoli. Dal punto di vista del sistema viario si incrociano nel territorio provinciale la direttrice di traffico ligure-tirrenica (rappresentata dalla SS 1 Aurelia e dalla A12 Roma-Civitavecchia) con le strade che, oltrepassando gli Appennini, mettono in comunicazione la Liguria orientale e la Toscana settentrionale con l'Emilia-Romagna: l'autostrada A15 Parma-La Spezia e la parallela SS 62, che varcano gli Appennini al passo della Cisa, e la SS 63, che da Aulla conduce al passo del Cerreto. Anche le ferrovie seguono lo stesso percorso: nel territorio provinciale si incrociano la linea che da Torino giunge a Roma, via Genova, e quella Parma-La Spezia.
Economia
L'agricoltura riveste ancora un notevole interesse economico nelle aree pianeggianti ai piedi delle Alpi Apuane, dove si coltivano grano, mais, ortaggi, frutta e uva da vino, mentre nelle regioni dell'interno è a carattere estensivo ed è basata perlopiù sulla coltura di cereali e di foraggi e sulle attività silvo-pastorali. Un ruolo di primo piano nell'economia provinciale è rappresentato dall'industria di estrazione e lavorazione del marmo (distretto Massa-Carrara-Apuo Versiliese), assai fiorente, che produce oltre la metà del marmo nazionale ed è concentrata nei comuni di Massa, Carrara, Fivizzano e Montignoso. Inoltre, grazie alle tradizionali capacità della manodopera, l'area si è indirizzata sempre più a integrare l'estrazione locale con l'importazione, la lavorazione e la commercializzazione di marmi e pietre di varie qualità e di diverse regioni e paesi stranieri, che convergono al porto di Marina di Carrara. Altri comparti industriali attivi sono quelli chimico, metalmeccanico e dell'abbigliamento. Il terziario opera, oltre che nel settore pubblico-amministrativo, nel commercio di prodotti agricoli e di beni di consumo. Il turismo è sviluppato principalmente sulla costa (Marina di Massa, Marina di Carrara, Marina di Montignoso), ma gode di un certo sviluppo anche all'interno, attratto sia dai paesaggi delle Alpi Apuane sia dalle ampie aree boscose e selvagge della Lunigiana, dove si svolgono attività di turismo alternativo, come il trekking, ed è diffuso l'agriturismo.