Sansovino, Andrèa Contucci, detto il-
architetto e scultore italiano (Monte San Savino ca. 1460-1529). L'artista, che prese il soprannome dal paese natale, si formò a Firenze, come scultore, presso Antonio Pollaiolo, e, come architetto, nella cerchia di Giuliano da Sangallo. Al periodo di attività giovanile appartengono l'altare del Sacramento nella chiesa di S. Spirito a Firenze e il raffinato altare Ferrucci nel duomo di Fiesole, antecedente alla partenza del Sansovino per il Portogallo (1491), dove l'artista rimase fino al 1500 influenzando senza dubbio gli sviluppi dell'arte locale. Benché la documentazione sulle sue opere non sia affatto sicura, pare certa la presenza del Sansovino alla Porta Speciosa del duomo di Coimbra e nella chiesa della Concezione a Tomar. A un secondo periodo fiorentino (1501-05) appartiene il gruppo del Battesimo di Cristo per il Battistero, tra le opere migliori del Sansovino. Chiamato a Roma nel 1505, l'artista vi realizzò numerosi monumenti sepolcrali, ampliando lo schema tipico importato a Roma da Pietro Lombardo. Nel 1513 fu nominato capomastro della fabbrica della Santa Casa di Loreto, di cui diresse i lavori fino al 1520 eseguendo anche numerosi bassorilievi della Vita della Vergine (fino al 1524), tra le sue cose migliori come scultore per morbidezza di modellato e saldezza di impianto plastico. Riprese infine l'attività di architetto nel paese natale (chiostro di S. Agostino). Architetto di scarso respiro, ancorato a forme gracilmente quattrocentesche, solo parzialmente toccate dagli stimoli della ricerca di Giuliano da Sangallo, in scultura il Sansovino fu sostanzialmente un eclettico, che tentò, con esiti discontinui, di inserire nella tradizione fiorentina il gusto monumentale del classicismo romano.