Persèpoli
(greco Persépolis; persiano Parsa). Antica città della Persia le cui rovine sorgono 60 km a NE della città iraniana di Shirāz. La costruzione della città fu iniziata da Dario nel 518 a. C. e proseguita da Serse e Artaserse I e Artaserse III; fu distrutta da un incendio provocato da Alessandro Magno nel 330 a. C. Le sue rovine sorgono su una grande terrazza costruita con blocchi rettangolari cui si accede mediante una scalinata. L'ingresso ai palazzi reali avviene attraverso la monumentale porta di Serse. L'apadāna, o sala delle udienze, a sua volta costruita su di un terrapieno, è formata da un ambiente quadrato con sei file di colonne rastremate ornate da capitelli zoomorfi e da portici con colonne sui lati nord, est e ovest. Le sue scalinate di accesso sono ornate, nel lato nord, da rilievi con schiere di guardie imperiali mede e persiane; sul lato est da un corteo di sudditi di vari Paesi che recano tributi al sovrano. Dietro l'apadāna sono il tripylon, sala quadrata a tre porte, il palazzo dei banchetti di Dario, quello di Serse e altri edifici. Sul lato est sorgono la sala delle Cento Colonne, gli ambienti per le guardie imperiali e la tesoreria. Il complesso si completa con le tombe di Artaserse II e III scavate sull'adiacente monte Rahmat e con quelle di Naqsh-i-Rustam, a pochi chilometri di distanza.
Persepoli. Porta di accesso alla sala delle Cento Colonne.
De Agostini Picture Library/N. Cirani