Perùgia (provincia)
Indiceprovincia dell'Umbria, 6334 km², 653.802 ab. (stima 2007), 101 ab./km², capoluogo: Perugia. Comuni: 59. Sigla: PG.
Generalità
Occupa la parte centrosettentrionale della regione ed è la più vasta e popolosa delle province umbre, delimitata da quelle di Siena, Arezzo, Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Rieti e Terni. Totalmente continentale e al margine delle principali direttrici di traffico, la provincia ha mantenuto il paesaggio legato alle vicende storiche del passato e alle forme di sfruttamento agricolo tradizionale, che ne costituisce, assieme al grande patrimonio artistico, uno degli elementi di fascino.
Territorio
Il territorio, prevalentemente montuoso, ma inciso da ampie vallate, come la val Tiberina e la valle Umbra, o aperto da conche svasate, come quelle di Gubbio e di Gualdo Tadino, si presenta, soprattutto nella porzione più elevata, ricoperto da ampi boschi. I rilievi maggiori sono situati nel settore orientale, occupato dalla fascia settentrionale dell'Appennino Umbro-Marchigiano, corrispondente alla zona di displuvio. Altrove la montagna non appare così compatta, ma si presenta articolata variamente dai solchi vallivi, in parte di origine tettonica, che la incidono profondamente. Il fiume principale è il Tevere, che attraversa il territorio provinciale da N a S; in esso confluiscono vari corsi d'acqua, tra i quali il Nestore, da destra, il Chiascio (che gli convoglia anche le acque del Topino) e la Nera, da sinistra; quest'ultimo fiume riceve le acque del Corno. Nel settore occidentale della provincia si estende il lago Trasimeno, il più vasto lago peninsulare italiano. Parte del territorio provinciale è classificato a medio rischio sismico ed è stato devastato (principalmente Assisi) dai terremoti del settembre del 1997 e dell'aprile del 1998, che hanno colpito anche la provincia di Macerata. Dove i terreni sono argillosi si verificano a volte processi di smottamento. Oltre al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, sono state istituite nella provincia vari parchi regionali: quelli del Monte Cucco e del Monte Subasio, che tutelano alcune porzioni del rilievo appenninico, quello di Colfiorito, a salvaguardia dell'omonimo altopiano carsico e della relativa zona umida, il parco fluviale del Tevere e quello del Lago Trasimeno. Il frazionamento orografico si rispecchia nelle condizioni climatiche, caratterizzate da temperature estive in genere miti, specialmente nelle conche più aperte, mentre sui rilievi più elevati gli inverni sono lunghi e freddi. Le precipitazioni sono piuttosto irregolari, con un massimo invernale tra ottobre e aprile. Dal punto di vista demografico, si registra un progressivo spopolamento dei centri minori, specialmente quelli posti a quote altimetriche più elevate, che hanno risentito della crisi agricola, con il conseguente trasferimento della popolazione verso i maggiori comuni industriali anche extra regionali. Le principali località, dopo il capoluogo, sono Foligno, Città di Castello, Spoleto, Gubbio, Assisi, Bastia Umbra e Todi. Alla marginalità rispetto alle principali arterie del traffico stradale e ferroviario, la provincia sopperisce con una fitta rete di strade statali (tra cui la SS 3, che collega Spoleto, Foligno Gualdo Tadino e Nocera Umbra; la SS 3 bis, che porta nel Ternano, passando per Todi; la SS 75, che va da Perugia a Foligno) e strade provinciali, che uniscono il capoluogo con gli altri centri del territorio e con le province limitrofe. Il raccordo autostradale Perugia-Bettolle congiunge i diversi centri abitati con l'Autostrada del Sole (A1).
Economia
Nonostante la crisi che negli ultimi decenni del sec. XX ha colpito l'agricoltura montana e collinare, incapace di meccanizzarsi anche a causa dell'eccessivo frazionamento fondiario, il settore primario resta una rilevante fonte di reddito per la provincia, che produce in buona quantità frumento, mais, barbabietole da zucchero, patate, tabacco, uva da vino, olive, ortaggi, frutta e foraggi, che alimentano un diffuso allevamento bovino, ovino e suino; le zone più produttive sono quelle pianeggianti della val Tiberina, della valle Umbra e la regione collinare del Perugino. Fiorente è l'artigianato, che vanta tradizioni secolari e su cui si è innestata l'industria, che annovera varie imprese, perlopiù di piccole e medie dimensioni, attive nei comparti grafico-cartotecnico (distretto di Città di Castello-San Giustino), tessile (distretto di Assisi), dell'abbigliamento, dell'arredamento e della metalmeccanica (distretto di Marsciano), e della ceramica (distretto di Deruta). Di rilievo nazionale è il settore alimentare, con stabilimenti di prestigio (Buitoni-Perugina). Per quanto riguarda il settore terziario, è in fase di continua espansione il turismo, grazie all'attrazione esercitata da alcuni centri, quali Perugia, Assisi, Foligno, Todi e Spoleto, che sono per il loro patrimonio storico-artistico e culturale fra le più interessanti località dell'Italia centrale. Nel capoluogo provinciale è attiva un'antica università e un'università per stranieri, che attrae flussi consistenti di studenti provenienti da tutto il mondo.
G. Angeletti, G. Cencetti, Itinerari umbri. Guida breve della provincia di Perugia, Perugia, 1961.