Ottentòtti

popolazione africana un tempo stanziata nell'Africa sud-orientale fino al Capo, e forse fino ai grandi laghi, oggi ridotta a poche migliaia di individui puri e a qualche migliaio incrociati (Bastaards), viventi a nord del fiume Orange (Namibia). Considerati un tipo metamorfico del gruppo umano capoide, presentano rispetto ai Boscimani (dai quali e da alcune popolazioni del gruppo negroide, per incrocio, sembra si siano originati) statura più elevata (158 cm), testa più dolicomorfa, faccia triangolare, steatopigia molto accentuata. Culturalmente, a un più antico substrato affine a quello dei Boscimani si sovrappongono usanze bantu e anche niloto-camite: organizzazione in clan esogamici patrilineari nei quali perdurano tracce di antiche usanze matrilineari: iniziazione dei giovani di entrambi i sessi; matrimonio che ammetteva la poliginia e la residenza patrilocale. L'economia è basata sull'allevamento e la caccia. Sono in uso l'arco boscimane, la lancia bantu e la paletta da getto sudanese. L'abbigliamento è affine a quello dei Masai . Per le abitazioni vengono utilizzate capanne smontabili cupoliformi. Questa popolazione crede in un essere supremo (Tsui-Goab), eroe eponimo. Gli Ottentotti, che fra loro si designavano col nome di Khoi-Khoin (Veri Uomini), erano distinguibili in 4 gruppi: Nama, Koraqua, Griqua e Ottentotti del Capo, suddivisi in numerose tribù autonome fra loro. Decimati dai Bantu e dai coloni europei, restano pochi discendenti dei gruppi Nama e Koraqua, oltre ai meticci che oggi hanno preso il nome collettivo di Griqua.

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