Oslo (città)

Indice

Capoluogo della contea omonima e capitale della Norvegia, 15 m s.m., 634.463 ab. (2014), l'agglomerato urbano 925.242 (2003).

Generalità

Circondata da laghi e foreste, è situata nella parte meridionale dello Stato, in fondo al fiordo omonimo, aperto a S verso lo Skagerrak e libero dai ghiacci tutto l'anno. Il re Haakon V (1299-1319) fece di Oslo la capitale e costruì su un promontorio a guardia del porto la fortezza di Akershus; tuttavia nei secoli successivi (XV-XVI) Oslo perdette in gran parte la sua importanza. La sua rinascita è dovuta a Cristiano IV, che dopo l'incendio del 1624 ricostruì la città a NW della fortezza, su pianta quadrata e con vie rettilinee secondo gli schemi dell'urbanistica rinascimentale. Questo nucleo, sia pure completamente trasformato, conserva ancora l'antico impianto ortogonale. In seguito nuovi quartieri si aggiunsero a questo, senza una pianificazione organizzata ma con andamento sostanzialmente radiale e con una certa regolarità negli impianti viari. Dopo la separazione della Norvegia dalla Danimarca (1814), ebbe inizio un'intensa attività edilizia che conferì alla città un'impronta neoclassica. Nell'ultimo quarto del secolo una forte crescita demografica portò alla costruzione di case di mattoni di 3-4 piani nel centro cittadino; poi, dal 1900 ca., l'espansione si verificò all'esterno, portando alla formazione di vasti quartieri moderni. La città vanta numerose istituzioni culturali: l'Università, fondata nel 1811, che possiede la più importante biblioteca nazionale e nel cui auditorium, affrescato da Edvard Munch, si tengono i concerti della Società Filarmonica; il Teatro Nazionale e l'Opera Nazionale.

Storia

Fondata nel 1050 dal sovrano Aroldo III, dagli inizi del sec. XIV fu residenza di re Haakon V e in seguito la Lega Anseatica, grazie a particolari acquisizioni commerciali, fece del porto un attivissimo centro di scambi. Dopo essere stata distrutta dal terrificante incendio del 1624, Cristiano IV la fece immediatamente ricostruire e le diede il nome di Cristiania. La nuova città si consolidò assai celermente poiché furono intensificate le attività mercantili che condussero a una notevole prosperità. In tal modo Cristiania poté superare per importanza i centri tradizionali di Trondheim e di Bergen. Sede del governo norvegese dopo l'unione alla Svezia (1814), nel 1905 divenne la capitale della Norvegia indipendente. Il primo gennaio del 1925 la città cambiò il nome di Cristiania in quello in vigore oggi. Durante la seconda guerra mondiale Oslo fu invasa dalle truppe tedesche. Negli anni successivi, la città non salì alla ribalta internazionale per particolari eventi, se escludiamo i giochi olimpici invernali del 1952 e la firma di accordi di pace tra Israele e Palestina sotto l'egida degli Stati Uniti, fino al 22 luglio del 2011, quando Oslo venne scossa da un terribile attentato terroristico che causò 76 morti, la grande maggioranza adolescenti, nel quartiere degli uffici governativi e sull'isola di Utøya.

Arte

Al periodo romanico risalgono la chiesa dei Gamle Aker (iniziata ca. nel 1100), importante edificio basilicale (restaurato nel sec. XIX) e la cattedrale, il cui aspetto attuale è in gran parte frutto di una ricostruzione ottocentesca. Poco rimane dell'epoca della ricostruzione secentesca: l'edificio più notevole è la casa di Lauritz Hansen (1626), a frontoni. Più numerose le case del sec. XVIII (Mangelssgaarden; Casa Treschow; Collettgaarden; palazzi di Anker e di Storm). Degli edifici neoclassici del sec. XIX i più rappresentativi sono il Palazzo Reale, di H. D. F. Linstow (1848), unito al Parlamento dalla strada Karl Johans; l'Università (1852), la Borsa (1828), l'osservatorio (1833) e l'ospedale (1842), tutte opere dell'architetto Ch. H. Grosch, che nella Banca di Norvegia (1830) e nei mercati (1850) adottò lo stile neoromanico. Tra i moderni edifici pubblici vanno ricordati il palazzo dei Telegrafi (1932) e il municipio (1950) di A. R. Arneberg e M. Poulsson e il palazzo del governo (1958) di E. Viksjö. Il vasto parco di Frogner ospita numerose sculture di G. Vigeland. § Tra i musei, la Nasjonal Galeriet, fondata nel 1837, è importante soprattutto per la ricca documentazione sulla pittura norvegese dell'Otto-Novecento e in genere sulla pittura nordica, ma comprende anche sezioni di scultura antica orientale e classica e di pittura e scultura europee (El Greco, Cranach, Rembrandt, Manet, Monet, Cézanne, Van Gogh, Gauguin, Matisse, Picasso). Il Kommunes Kunstsamlinger Munch-museet, che conserva le opere lasciate alla città da Munch alla sua morte (1944), documenta l'opera del grande pittore soprattutto per quanto riguarda la grafica e il periodo tardo della sua attività. Di notevole interesse anche i musei legati alla civiltà marinara: la Casa delle Navi Vichinghe (Vikingskipshuset) dove si trovano tra l'altro i reperti di Oseberg; il Framhuset, che conserva il Fram, la nave costruita da F. Nansen per la spedizione al Polo Nord, e poi da R. Amundsen per il Polo Sud; il museo Kon-tiki, dove si ammira la zattera con cui T. Heyerdahl ha attraversato il Pacifico nel 1947. Nel Norsk Folkenmuseum è conservata la Gol Stavkyrkje, una chiesa in legno dell'XI secolo.

Economia

Al centro di un territorio dedito prevalentemente alla pesca e all'agricoltura, Oslo ha un attivo porto commerciale (importazione di prodotti alimentari, carbone, carburante, materie prime; esportazione di legname, pasta di legno, carta, cellulosa, pesce ecc.) ed è sede di industrie elettrotecniche, cantieristiche, alimentari e grafico-editoriali. Il petrolio costituisce il settore portante dell'economia, ma sono attivi anche settori tradizionali come la pesca e l'industria del legname; il turismo ha sempre più un ruolo importante. A Skøyen, a W della città, ha sede un'importante fiera commerciale. Ben collegata al resto del paese da una rete ferroviaria e stradale e da un servizio ferry giornaliero verso la Danimarca e la Germania, Oslo è servita dall'aeroporto internazionale di Fornebu/Bærum.

Curiosità

Nel municipio di Oslo ogni anno, a dicembre, viene assegnato il premio Nobel per la Pace. Oslo può essere considerata la capitale dello sci nordico, che qui ha la sua culla: qui si tiene l'Holmenkollen, l'appuntamento più importante della stagione per il salto con gli sci. Alla Bislett Arena, si svolge ogni anno un importante meeting di atletica leggera.

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