Munch, Edvard
Indicepittore e incisore norvegese (Löten 1863-Ekely, Oslo, 1944). Frequentò la Scuola d'Arti e Mestieri di Oslo, dove studiò con C. Krohg, ed esordì con dipinti di intima e delicata espressività (Ritratto della sorella Inger, Il fanciullo malato, Oslo, Nasjonal Galeriet). Nel 1885 compì un primo soggiorno a Parigi, dove ritornò nel 1889 (scoprendovi Gauguin, ma anche i pittori nabis, poi Seurat e van Gogh) e nel 1896. Il periodo più importante dell'attività di Munch è compreso nel decennio 1892-1902, nel corso del qualel'artista definì e rivelò, attraverso una serie di capolavori, la sua ricerca poetica e le qualità del suo linguaggio pittorico, che affonda le radici nel clima secessionistico del tempo e si arricchisce degli apporti del simbolismo in un'interpretazione di intensa drammaticità, secondo i modi che divennero propri dell'espressionismo tedesco. L'amore, la morte e più tardi la vita sono i temi pressanti di tutta la sua pittura, a iniziare dalla famosa Sera, via Karl Johan a Oslo (1892; Bergen, collezione privata), L'urlo (1893; Oslo, Nasjonal Galeriet), cui seguirono Madonna, Angoscia (Oslo, Kommunes Kunstsamlinger Munch-museet), il Fregio della vita (1899-1900), fino agli affreschi dell'Università di Oslo, realizzati nel 1911, dopo il lungo periodo trascorso dall'artista a Berlino, dove fu soggetto a una grave depressione nervosa. Nel 1895, intanto, Munch aveva iniziato la sua attività grafica (è di quell'anno la litografia Il Vampiro), conclusa nel 1926 e contrassegnata da innovazioni tecniche di assoluta importanza a cui corrispondono sorprendenti metamorfosi di contenuto. Dopo il 1911 la pittura di Munch (stabilitosi definitivamente in Norvegia) allentò la tensione espressiva e mutò le immagini allegoriche dell'angoscia in figurazioni di un espressionismo realistico ispirato alla tematica sociale, spesso interpretata secondo una visione intimista. Sempre incompreso, Munch fu respinto in patria come in Francia, a lungo anche in Germania, pur rappresentando la sua opera un presupposto del grande espressionismo tedesco. Solo dopo la I guerra mondiale la Germania riconobbe in lui un grande maestro. In Francia, dove fece scuola l'incisione su legno dell'artista norvegese (tecnica cui Munch si era dedicato intorno al 1901-02 con soluzioni originali), nel 1991 è stata infine dedicata a Munch incisore una ricca sezione del Musée d'Orsay di Parigi. "Per approfondire Vedi Gedea Arte vol. 9 pp 153-155" "Per approfondire Vedi Gedea Arte vol. 9 pp 153-155"
Edvard Munch. L'urlo (1893; Oslo, Nasjonal Galeriet).
De Agostini Picture Library / M. Carrieri
Edvard Munch. Madonna (1894; Oslo, Kommunes Kunstsamlinger Munch-museet ).
Hamburg, Kunsthalle
J. P. Hodin, Edward Munch, Stoccolma, 1948; O. Benesch, Edward Munch, Londra, 1960; J. H. Langaard, The Munch Museum, Oslo, 1964; E. Hüttinger, Edward Munch, Amburgo, 1968; W. Timm, The Graphic Art of E. Munch, Londra, 1969; J. Selz, Edward Munch, Parigi, 1974; P. Ammann, Edvard Munch, Trento, 1990.