Nanjing
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(Nanchino). Città (6.852.984 ab. nel 2010) della Cina, capoluogo della provincia del Jiangsu (Regione dell'Est), 260 km a WNW di Shanghai, sulla destra dello Chang Jiang, qui valicato da un ponte lungo 6700 m. Ha numerosi edifici di stile europeo ed è circondata da una cinta di mura di forma irregolare, che si snoda per ca. 40 km, oltre la quale si trova il bacino lacustre dello Xuan Wu Hu, dove sorgono piccole isole collegate tra loro. Entro e intorno la città è stato operato un rimboschimento così intenso da modificare il microclima locale. Situata alla convergenza di importanti linee stradali e ferroviarie, è un attivo porto fluviale, nota soprattutto per il commercio dei prodotti agricoli (riso, soia, tè, arachidi) e per l'artigianato (porcellane, tessuti di seta, cotone e canapa, tappeti). A partire dal 1958, con la fondazione di un complesso siderurgico (altiforni, acciaierie, laminatoi) e di stabilimenti meccanici e chimici, Nanjing ha conosciuto un'intensa industrializzazione, estesasi anche nel settore elettrotecnico. Gli impianti industriali si concentrano prevalentemente nel sobborgo di Xiaoguan. Nanjing è però soprattutto un importante centro storico, culturale e artistico, ospitando due università (la più antica delle quali fondata nel 1902), numerosi istituti superiori e biblioteche. Vi sorgono il maggior osservatorio astronomico cinese e il grandioso mausoleo di Sun Yat-sen, così come numerosi monumenti del passato e un museo storico della rivolta dei Taiping. Aeroporto. In italiano era comunemente conosciuta con il nome di Nanchino.
Nanchino. Veduta del ponte che attraversa il fiume Yangtze Kiang.
De Agostini Picture Library / A. Vergani
Storia e arte
Abitata dal IV millennio, divenne una delle città più importanti nella storia della civiltà cinese a iniziare dall'età dei Zhou, nei periodi Chunqiu (Primavere e Autunni, 722-481 a. C.) e di Chan Kuo (Regni Combattenti, 403-221 a. C.) con il nome di Jinling, alla sua elezione a capitale del regno di Wu e poi delle Sei Dinastie, ruolo che mantenne (dapprima con i nomi di Jianye e di Yingtian, poi con quelli di Jiangming e di Jiankang) fino al 589, quando i Sui scelsero come capitale Luoyang. Oltre che capitale politica delle Sei Dinastie (265-589), Nanjing fu in quest'epoca grande centro di cultura e di arte, come attestano i pochi monumenti superstiti delle necropoli imperiali (secondo la pianta di tradizione Han), alle cui tombe si accedeva percorrendo il “sentiero degli spiriti” (shén-tao) fiancheggiato da grandi sculture di animali fantastici, leoni e chimere. Alcune di queste maestose statue sono ancora sul posto (tombe dei sovrani Lin Song, Qi meridionali, Liang e Chen). Tra i più grandi pittori attivi alla corte di Nanjing, si ricorda nel sec. IV Gu Kaizhi, autore del celebre rotolo di pittura Ammonimenti dell'istitutrice alle dame di corte. Di un'altra stagione della pittura cinese Nanjing fu centro attivo nel sec. X, all'epoca delle Cinque Dinastie (907-960), quando la città (col nome di Jiangning) fu nuovamente capitale sotto la breve dinastia dei Tang meridionali, di cui l'ultimo sovrano, Li Yu, pittore, critico, poeta e mecenate, contribuì a nuovi orientamenti dell'ispirazione pittorica. Fu ancora capitale sotto i primi imperatori Ming (col nome antico di Yingtian, mutato poi, quando gli imperatori scelsero a loro sede Pechino, in quello di Nanjing, capitale del Sud, per l'importanza raggiunta dalla città) e in tale epoca fu sottoposta a rinnovamenti e sviluppi urbanistici (comprendendo entro la nuova cinta di mura la città Song e quella del periodo Yuan). Nell'epoca Qing (1644-1912) Nanjing mutò ancora nome (Jiangming, pace del fiume) e anche se non fu più capitale (lo divenne dal 1853 al 1864 sotto l'effimero potere dei Taiping, con il nome di Tianjing, e nel 1928 sotto i nazionalisti) svolse come nel passato il ruolo di città importante, al centro di avvenimenti storici (il 1º gennaio 1912 vi fu proclamata la Repubblica) e di fatti culturali. Il suo nome antico di Jinling fu ripristinato nel sec. XVII per designare un gruppo di artisti attivi a Nanjing, noti poi come gli “otto maestri di Jinling”, il più importante dei quali fu Gong Xian (sec. XVIII). Nei sec. XIX e XX Nanjing fu teatro di avvenimenti di straordinaria importanza per la storia cinese: nel 1842, stretta dagli Inglesi, vi fu firmato il trattato, detto di Nanjing. Occupata dai Giapponesi (1937), sede del governo fantoccio di Wang Jingwei (1940-44), fu resa ai nazionalisti nel 1946 e tre anni dopo fu occupata dalle forze comuniste.