Nanchino, Trattato di-

accordo stipulato il 29 agosto 1842 tra Cina e Gran Bretagna al termine della guerra dell'oppio, quando le truppe britanniche stavano avanzando su Nanchino; fu il primo trattato ineguale concluso dall'Impero cinese con una potenza straniera. Esso stabiliva: l'apertura al commercio britannico dei cinque porti di Canton, Xiamen, Fuzhou, Ningbo e Shanghai (tali porti divennero in breve i più importanti canali di penetrazione di merci straniere in Cina); la cessione in affitto perpetuo alla Gran Bretagna di Hong Kong; il pagamento di un'indennità di guerra di 21 milioni di dollari; la soppressione dell'associazione di mercanti detta Co-hong, detentrice sino a quel momento del monopolio del commercio con gli stranieri; la fissazione di dazi doganali “uniformi e moderati”, vantaggiosi al commercio britannico, successivamente definiti nella misura, non più modificabile da parte del governo cinese, del 5% sul valore delle merci importate; ecc. Ratificato a Hong Kong il 26 giugno 1843, il Trattato di Nanchino fu integrato successivamente da quello del Bogue (8 ottobre 1843) con cui la Gran Bretagna strappò alla Cina nuove concessioni. Il Trattato di Nanchino costituì il modello cui si rifecero gli Stati Uniti e la Francia per ottenere dalla Cina, rispettivamente mediante i trattati di Wanghia (1843) e di Whampoa (1844), i medesimi privilegi ottenuti dalla Gran Bretagna.

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