Shanghai
IndiceGeografia
Città (20.217.748 ab. nel 2010) della Cina; costituisce una municipalità autonoma (6200 km²; 23.800.000 ab. stima 2012) racchiusa nel settore sudorientale della provincia di Jiangsu (Regione dell'Est). È situata sulla sinistra del fiume Huangpu Jiang , poco a monte della sua confluenza da destra nell'estuario dello Yangtze Kiang, allo sbocco sul Mar Giallo di un vasto, fertile e popolatissimo retroterra. Ma soprattutto rivitalizzato appare il movimento del porto, ubicato lungo l'estuario dello Yangtze Kiang (dove è in progetto una nuova zona di sviluppo, estesa su 350 km²), a N del centro urbano: con ca. 140 milioni di t annue, per oltre 1/4 dovute al traffico internazionale, esso si colloca al primo posto nella graduatoria cinese e si appresta a compiere l'ulteriore salto di qualità verso la categoria degli scali di interesse mondiale. La rete delle comunicazioni ferroviarie e idroviarie, potenziata durante il periodo dell'autarchia per favorire l'inoltro dei manufatti industriali verso un retroterra assai ampio, costituisce un importante fattore di integrazione regionale, produttiva e commerciale. Inoltre, notevole appare il rafforzamento attuato dal 1985 della piazza finanziaria di Shanghai, con la creazione di una grande holding e l'ingresso di alcune fra le più prestigiose banche estere.
Shanghai . Giunche sul fiume Hwangpu.
De Agostini Picture Library/M. Bertinetti
Shanghai . Tradizionale sistema di trasporto delle mercanzie.
De Agostini Picture Library/E. Turri
Urbanistica
Il nucleo antico della città sorge ca. 3 km a S della confluenza (da sinistra) del fiume Suzhou nello Huangpu Jiang e ha conservato intatta la struttura urbanistica, con vie strette e tortuose, nonché buona parte dell'immagine architettonica. Infatti, il moderno sviluppo dell'agglomerato è avvenuto mediante la realizzazione di complessi integrati residenziali e industriali, in particolare nelle direzioni N e W, mentre i quartieri orientali, che avevano visto la localizzazione delle prime grandi fabbriche intorno al 1880, rappresentano la zona maggiormente degradata. Questa fascia semicentrale è ormai pienamente inclusa nell'area metropolitana “compatta”, estesa su ca. 500 km², che ospita i 2/3 della popolazione complessiva della municipalità. Le attività amministrative e commerciali si concentrano lungo la grande arteria che segue la sponda sinistra dello Huangpu e le strade che se ne diramano subito a N della città antica. La crescita demografica di Shanghai, che pure contava oltre 3.700.000 ab. già anteriormente al secondo conflitto mondiale, ebbe il suo periodo di massima intensità fra l'immediato dopoguerra e l'inizio degli anni Sessanta (10.000.000 di ab.), quando il regime comunista ne fece il maggiore centro industriale del Paese, anche se destinato a sostenere esclusivamente il mercato interno. In effetti, la chiusura internazionale della Repubblica Popolare Cinese privò Shanghai del suo antico ruolo di emporio commerciale proiettato verso i traffici marittimi e la politica sostanzialmente antiurbana, specie nella fase della “rivoluzione culturale” maoista, ne frenò il dinamismo (11.850.000 ab. nel 1982). Nel 2010 si è svolta l'Esposizione universale.
Economia
Successivamente, il “nuovo corso” ha individuato nella città una delle “porte” privilegiate per l'apertura all'esterno delle attività economiche. Ciò ha dato nuovo impulso all'industria, sostenuta da un notevole apparato di ricerca tecnologica innovativa e attualmente operante nei settori metalmeccanico (macchinari, trattori, presse, motori a turbina ecc,), siderurgico, cantieristico, elettrotecnico (trasformatori e generatori), meccanico di precisione, tessile (lana, seta e cotone), chimico (fertilizzanti e materie plastiche), farmaceutico, del vetro, petrolchimico e poligrafico-editoriale. Shanghai è anche un notevole centro culturale, sede di una ventina di università, numerosi istituti superiori di scienze, tecnica, musica, arti figurative e drammatiche e di istituti di ricerca, accademie, biblioteche e musei, aeroporto internazionale. In pinyin, Shanghai.
Storia
Nel sec. III a. C. il territorio su cui sorge l'odierna Shanghai era compreso nei possedimenti di Shen: donde, sovente, l'uso di tale termine alternativamente a quello di Shanghai. L'attuale denominazione della città risale all'epoca della dinastia Song (960-1279). Divenuta all'inizio del sec. XII il principale centro del commercio d'oltremare, Shanghai sviluppò nei secoli successivi il volume dei traffici marittimi specialmente con Singapore e l'Indonesia. Nel 1756 iniziarono a operarvi gli agenti della Compagnia delle Indie. Col Trattato di Nanchino del 1842 la città fu aperta alla penetrazione straniera. Una “concessione” britannica insediatavisi nel novembre 1843 fu presto affiancata da parallele “concessioni” francesi e americane. A datare dal 1854 l'amministrazione delle dogane passò interamente in mano ai consoli stranieri. Shanghai fu tuttavia sempre all'avanguardia delle lotte rivoluzionarie delle masse popolari cinesi. Durante l'insurrezione del Taiping vi esplose un'imponente rivolta. Nel novembre 1911 vi si costituì un governo temporaneo rivoluzionario. Nel 1913 i portuali di Shanghai animarono una rivolta contro Yuan Shikai. Nel 1919 il proletariato di Shanghai diede un attivo contributo alla lotta antifeudale sviluppatasi nell'ambito del movimento del “Quattro maggio”. Sortivi nel 1920 i primi circoli marxisti, nel luglio 1921 vi si svolse il primo Congresso, clandestino, del Partito comunista cinese. Durante la guerra civile rivoluzionaria (1924-27) la polizia delle concessioni inglese e americana aprì il fuoco, il 30 maggio 1925, su di una manifestazione antimperialista facendo numerosi morti. L'imponente sciopero generale organizzato immediatamente in risposta a questo tragico avvenimento costituì la base del successivo movimento del “Trenta maggio”. Dopo le numerose insurrezioni svoltesi nel 1926-27, Shanghai fu sottoposta a uno spietato regime militare a opera del governo del Kuomintang. Nel 1937 fu occupata dai giapponesi. Nel corso della guerra civile Shanghai fu uno dei più attivi centri delle forze progressiste. Fu liberata il 27 maggio 1949 a opera delle truppe dell'armata popolare di Liberazione. Nell'inverno 1966-67 Shanghai fu al centro di rilevanti eventi della Rivoluzione culturale: vi sorsero i primi comitati rivoluzionari per difendere l'ideologia rivoluzionaria in contrapposizione a quella definita “borghese”. Attualmente è uno dei centri più fiorenti e attivi della Cina, e ciò è visibile anche dal punto di vista architettonico: lo sviluppo urbanistico dagli anni Novanta infatti, pur mantenendo alcuni quartieri popolari, si è regolato sul modello occidentale portando i grattacieli del quartiere Pudong ad altezze e strutture da Guinnes dei primati: un esempio su tutti la Shanghai Tower, inaugurata nel 2015, che raggiunge i 632 m.