Machèrio
Indicecomune in provincia di Monza e Brianza, 215 m s.m., 3,21 km², 6461 ab. (macheriesi), patrono: san Cassiano (ultima domenica di agosto).
Centro della Brianza, situato alla destra del Lambro, lungo la strada che collega Monza a Carate Brianza; è compreso nel Parco Valle Lambro, che si snoda per circa 25 km in direzione NS lungo la valle solcata dal fiume. A seguito dell'espansione edilizia l'abitato si è saldato con l'attiguo agglomerato di Sovico. Nominato nell'879 nel testamento dell'arcivescovo di Milano, Ansperto da Biassono, fece in seguito parte della giurisdizione del podestà di Milano (1385) per volere di Gian Galeazzo Visconti. § Oltre alla barocca parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio (sec. XV; la cupola fu rifatta negli anni Cinquanta del Novecento) nell'abitato sorgono la splendida villa Belvedere, già proprietà Visconti, con il suo vasto e sfarzoso parco, anch'essa di linee barocche ma rimaneggiata nell'Ottocento. L'oratorio di San Cassiano (o “chiesetta del cimitero”) è del sec. XVI, mentre l'oratorio di Santa Margherita alla Cascina Torrette risale forse al Trecento. § L'economia si basa sull'industria, attiva nei settori tessile, metalmeccanico, chimico, cosmetico, cartario, del mobile e della lavorazione delle materie plastiche. Marginale è l'agricoltura, che produce prevalentemente cereali e foraggi per l'allevamento bovino.