Münter, Gabriele
pittrice tedesca (Berlino 1877-Murnau 1962). Dopo aver trascorso gli anni della giovinezza negli U.S.A., nel 1897 tornò in Germania, dove frequentò varie scuole d'arte finché, nel 1902, entrò nella scuola d'arte privata Phalanx appena fondata da W. Kandinskij a Monaco di Baviera. La grande stima e ammirazione stabilitasi tra la giovane allieva e il maestro si trasformò in un rapporto più profondo che legò Kandinskij e la Münter per tredici anni. Riprendendo l'uso del legno, suo materiale prediletto sin dagli anni dello studio monacense, realizzò numerose incisioni a colori caratterizzate dai contorni forti e netti in contrasto con zone di colore piatto, di chiara ascendenza fauve. Intanto la sua casa a Murnau diventa il punto d'incontro dei più valenti artisti dell'epoca: A. Jawlenskij e M. Werefkina come Kandinskij provenienti dalla Russia, P. Klee, A. Kubin, A. Macke e F. Marc. Nel 1909 entrò a far parte, con quel gruppo di amici, della Neue Künstlervereinigung e più tardi, nel 1911, partecipò a Monaco alla prima mostra del Blaue Reiter (Cavaliere Azzurro) con opere che testimoniano la sua predilezione per i soggetti presi dalla vita quotidiana alternati a uno studio sempre più attento dell'arte francese. Spesso ispiratrice del gruppo si deve a lei, in quel periodo, la “scoperta” , attraverso un artista di Murnau, della pittura popolare dietro vetro, tecnica con la quale esegue copie di immagini devozionali, ritratti, nature morte, paesaggi e che si trasforma in breve tempo in una passione forte e “contagiosa” per tutti gli artisti del Cavaliere Azzurro. Con una maniera che va progressivamente verso l'astrazione arricchita da un materismo molto accentuato, tiene nel 1913 una personale alla galleria Der Sturm di Berlino. Allo scoppio della prima guerra mondiale venne abbandonata da Kandinskij che, partito per la Russia dove trascorse gli anni del conflitto, pose fine nel 1916 alla loro relazione. I suoi disegni con temi di vita quotidiana manifestano in questi anni uno stile più angoloso e dalle caratteristiche espressioniste vicine a quelle della Brücke. Intervallando la vita a Murnau con frequenti viaggi in altre città europee con lo storico dell'arte J. Eichner, che sarà il suo compagno per il resto della vita, tra il 1933 e il 1935 tenne in Germania una mostra itinerante. Ma anche la sua arte, come quella di tutti gli amici di un tempo, venne osteggiata dal nazismo come “arte degenerata”. Malgrado parte della sua casa sia stata in quegli anni requisita dai militari, riuscì a nascondere in una cantina i lavori realizzati a Murnau da Kandinskij: più di 139 dipinti, 282 acquarelli e disegni e circa 100 fogli di grafica. Alla fine della seconda guerra mondiale, finalmente, la pittura della Münter ottenne in Germania il meritato riconoscimento. Nel 1957 in occasione di una retrospettiva alla Lenbachhaus di Monaco per i suoi 80 anni, donò a quella istituzione 60 suoi lavori, numerosi oggetti e documenti e tutte le opere di Kandinskij di sua proprietà.