Jawlenskij, Alexej von-
pittore russo (Torschock 1864-Wiesbaden 1941). A Pietroburgo seguì i corsi artistici all'Accademia imperiale e frequentò lo studio di E. Repin. Nel 1896 lasciò la Russia e si trasferì in Germania, a Monaco, dove seguì con Kandinskij i corsi della Libera Accademia d'arte di Anton Azbé. Partecipò alle secessioni di Monaco e di Berlino (1903-04) e compì un soggiorno in Bretagna (1905) dove dipinse alcuni paesaggi e nature morte secondo la tavolozza dei fauves. Nel 1909 fondò con Kandinskij, a Schwabing, l'“Associazione dei nuovi artisti monacensi” (Neue Künstlervereinigung München). Da questa associazione si formò poi il “Blaue Reiter”. Attraverso esperienze diverse Jawlenskij giunse a una sintesi formale e coloristica, direttamente collegata alla poetica espressionista (Donna col cappello blu, 1912, Ginevra, collezione privata). La semplificazione delle forme in un'elementare geometrizzazione delle immagini e l'uso di una colorazione intensa a forti contrasti di azzurri, rossi, verdi e gialli danno alle opere di questo periodo (1911-14) quella fissità astratta che è propria delle antiche icone russe. Negli anni dei soggiorni in Svizzera, prima di stabilirsi nel 1921 a Wiesbaden, Jawlenskij portò a fondo la sua ricerca di essenzializzazione formale dipingendo famose serie di “variazioni” e poi di “meditazioni” sui temi di paesaggio e dell'immagine (volti-simbolo). Nel 1924 costituì con Kandinskij, Klee e Feiningerl gruppo dei “Blaue Vier” (Quattro Azzurri), con mostre in Germania e negli Stati Uniti. La sua attività dal 1929 al 1938 appare caratterizzata da una fattura pittorica più larga e sommaria, di impostazione astratta.