Grand-Pressigny, Le-
Redazione De Agostini
comune del dipartimento di Indre-et-Loire (Francia). Noto, fin dalla metà del secolo scorso, per le officine litiche che si estendono per circa 10 km e presentano una straordinaria ricchezza di manufatti litici, tra cui nuclei, chiamati per la loro forma e per il colore della selce “libbre di burro”, grandi lame e pugnali. L'esportazione di questi ultimi raggiunge il bacino di Parigi, il Belgio e i Paesi Bassi, la valle della Saône, i laghi alpini francesi e svizzeri, la Bretagna e la Francia centroccidentale. Lo sfruttamento della selce ha inizio con il Neolitico finale (seconda metà del III millennio) e sembra inizialmente correlato con la cultura di Seine-Oise-Marne e soprattutto con la successiva cultura artenaciana.